Er Pantheon
Er Pantheon
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A Roma è ‘n’espressione popolare,
“Tu dimme er Pantheon, no la Rotonda!”
quanno che quarche lingua vagabonda
te vò fa crede che ‘na pozza è er mare.
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Er Pantheon, p’aritornà de ronda,
nasce cor cambià forma de l’artare,
da ch’è sortito più rettangolare,
j’hanno incurvato l’angoli a ‘gni sponda.
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Fu mausoleo e poi divenne chiesa,
pe mille anni l’urtima dimora,
d’artisti e d’omini de granne resa.
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Mo er Sole manna un raggio e lo trafora,
da l’arto come fosse cinepresa,
sto griggio tutto a un tratto se colora.
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Stefano Agostino
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Eh si, il Pantheon non è una pozza, è un mare… di sapienza e ingegneria romana, che ha dimostrato al mondo come si fa a creare e far stare in piedi una cupola gigantesca senza pilastri. A pensarci è incredibile, ha resistito per migliaia di anni eppure all’apparenza è impossibile che si regga.
Comment by Pablo bighorn — 24 Agosto 2011 @ 08:42Il trucco è di assottigliare lo spessore della cupola a mano a mano che si va verso il centro, usando materiali sempre più leggeri. Alla fine, intorno al buco, ci sta la pietra pomice.
Pomice NON DEPOTENZIATA 😀
Comment by Principessa — 24 Agosto 2011 @ 09:02Ber sonetto de Stefano e utili i chiarimenti der Sor Pablo e de la Gentil donzella “Princesse”.
Comment by 'svardo — 24 Agosto 2011 @ 10:41Ar paragone de oggi, li costruttori ereno onesti: usaveno materiale sicuro e no cemento depotenziato, come li costruttori de mo. che fanno crolla li palazzi ala prima scossetta.
Bellissimo sonetto Stefano, stai cantando ROMA in maniera superba!
Comment by letizia — 24 Agosto 2011 @ 10:50😀
Comment by Principessa — 24 Agosto 2011 @ 11:18Qualcuno va alla partita domani? Io ci sarò, non si può mancare l’esordio di tante persone: allenatore, presidente, bojan…
Comment by Pablo bighorn — 24 Agosto 2011 @ 15:24Purtroppo io la vedo in Premium (gran furto di 20 euro tra andata e ritorno anche se abbonato EASY, mentre ai formellesi è stato consntito di vederla con il solo abbonamento).
Comment by RomamoR — 24 Agosto 2011 @ 18:46A chi può andarci senza fatica dico:
Arza le chiappe, va allo stadio e canta forte
“ROMA, ROMA , ROMA CòRE DE STA CITTA’..