Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

24 Maggio 2011

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Sò un segno netto de separazzione,

‘na striscia che disegna la fortuna,

de qua da me nun ce ne sta nissuna,

de là c’è er punto che cià dimenzione.

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Me posso battezzà “chiaro de luna”,

pe via che in capo a me è la decisione

si arigalatte ‘na bona occasione,

o fatte chiamà in causa la sfortuna.

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Sò un filo in equilibbrio permanente,

a mezz’artezza tra dramma e vittoria,

futuro ch’è passato p’er presente.

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Sò un nastro bianco che segna la storia

de ‘na pallina, cui me basta gnente,

falla cadè in fallo o daje la gloria.

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Stefano Agostino

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  1. E’ una metafora della vita, molto spesso la linea di confine tra successo e insuccesso è determinata da un dettaglio insignificante che fa la differenza.

    Comment by Silvio — 24 Maggio 2011 @ 09:14
  2. sono d’accordo con Silvio ottima metafora della vita…per ogni situazione della vita siamo sempre al limite tra il giusto e lo sbagliato e una linea talmente sottile che a volte basta anche solo sfiorarla per perdersi…

    Comment by Federica_Perla — 24 Maggio 2011 @ 10:01
  3. Perla, Silvio, proprio quello era o voleva essere il senso di questo sonetto. Grazie del vostro intervento.

    Comment by Stefano — 24 Maggio 2011 @ 10:46

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