L’appennicati
L’appennicati
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Li morti nun sò morti, sò addormiti,
appennicati stracchi de fatica,
pe faje compagnia a quela amica,
chiamata “vita” co cui sò finiti.
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Ner sonno nun se sogneranno mica,
li pianti de chi li crede partiti,
nè si sò stati più nummeri o miti,
chi è stato ‘na cicala e chi formica.
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Se stanno a gustà er tempo senza l’ora,
er giorno in cui nun c’è più differenza
tra er senzo der tramonto e de l’aurora.
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Vabbè, pò èsse tutta ‘na scemenza,
ma a raggionà così me se sdolora,
lo strazzio che de te devo stà senza…
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Stefano Agostino
La morte è l’unica reale forma di democrazia: qui siamo tutti uguali, poveri e ricchi, colti e ignoranti, stronzi e onesti, santi e criminali… senza distinzioni!
Comment by Silvio — 2 Novembre 2010 @ 10:41Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.
Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un’altra estate.
Anche la luce sembra morire
nell’ombra incerta di un divenire
dove anche l’alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.
Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l’amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.
La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l’inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un’alba antica.
Ma tu che stai, perché rimani?
Comment by roberto genesis — 2 Novembre 2010 @ 12:14Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.
Buongiorno a tutti….
Comment by roberto genesis — 2 Novembre 2010 @ 12:15Buongiorno a tutti. Stefano, trovo che il tuo sia un modo così dolce e sereno di vedere la morte, l’unica cosa al mondo a cui veramente nn c’è rimedio.
Comment by Federica_Perla — 2 Novembre 2010 @ 12:50Roberto anche per me De Andrè è un poeta 🙂
Comment by Federica_Perla — 2 Novembre 2010 @ 12:53Grazie a tutti. Un grazie particolare a Roberto per la canzone di De Andrè, l’unico vero poeta di questo post.
Comment by Stefano — 2 Novembre 2010 @ 12:59Per me De Andrè oltre che essere il piu’ grande poeta del ‘900 è stato e continua ad essere un vero e proprio punto di riferimento, una sorta di Socrate del 20° secolo, e per fortuna lo è stato e lo sara per tante generazioni di persone. Certo, fosse stato ancora con noi, gli sarebbe piaciuto assai poco di qeusto nostro mondo.
Comment by roberto genesis — 2 Novembre 2010 @ 13:03grazie stefano,,,,,,
Comment by giuseppe di paola — 2 Novembre 2010 @ 14:02Stefano sei un grande, grazie per queste strofe piene d’amore. E grazie a Roberto per l'”inverno” di Faber
Comment by Massimiliano "Bariggio" — 2 Novembre 2010 @ 16:49A me qui i poeti paiono essere piu di uno…Buone cose a tutti…So’ incasinato ma esisto e ve vojo bbeneeee!!! S F R
Comment by Daniele Sololupo — 2 Novembre 2010 @ 18:20Avete detto tutto quello che penso: sono onorata di far parte di questo sito. Auguri a Giggi, anche se non so chi è!
Comment by letizia — 2 Novembre 2010 @ 18:28Grazie Stefano, sai come addolcire la tristezza di chi soffre per l’assenza della persona cara. Sono passati quasi 25 anni ed è ancora come stesse quì.
Comment by 'svardo — 2 Novembre 2010 @ 19:46SEMPRE PIU’ FORTE, STEFANO! DAVVERO GRANDE… la MUERTE? ”Ehhh, tutti dobbiamo morire… forse pure io…” (TOTO’)
Comment by Luis — 2 Novembre 2010 @ 22:56Ciao a tutti e come diceva er SENECA (attaccante del Botafogo) “Impegnamoci: Solo in questo modo la vita sarà un bene; altrimenti è solo un inutile attardarsi, e vergognoso anche, se ci si attarda tra infamie e ignobili intenti. Cerchiamo dunque che ogni momento ci appartenga: ma non sarà possibile, se, prima, non cominceremo noi ad appartenere a noi stessi”. SEMPREFORZA…TUTTO QUELLO CHE AMATE!!!
Guardando la foto del post mi torna alla mente l’epitaffio sulla tomba di Walter Chiari, che recita + o – cosi’:
Comment by Pablo bighorn — 3 Novembre 2010 @ 14:45“amici, non piangete: è solo un po’ di sonno arretrato…”