Celebbrà er Natale
Celebbrà er Natale
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Me devi fà capì qual è er motivo,
pe cui te mancherebbe de rispetto,
si vojo celebbrà come un pupetto,
Natale quanno viè o è in arivo.
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Dov’è che fà un presepio benedetto
o un arbero che sluccica de vivo
o a scòla fà ‘na recita è lesivo,
de Buddha, de Confucio o Maometto?
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La libbertà, simmai, sta propio in questo:
ner professà cor credo, riti e usanze,
ciascuno ner suo modo e cor suo testo.
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Ma si a Natale ciài solo lagnanze,
e dichi a chi festeggia ch’è molesto,
perché nun ce arinunci a le vacanze?
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Stefano Agostino
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Me devi fà capì qual è er motivo,
pe cui te mancherebbe de rispetto,
si vojo celebbrà come un pupetto,
Natale quanno viè o è in arivo. …
Forse ciò che potremmo lamentare nella celebrazione della Natività del Signore non è tanto l’avversione da parte di mussulmani o atei, bensì la commercializzazione di questo evento religioso da parte di tanti sedicenti cristiani…
Il Natale, che festeggia la nascita di Gesù, è diventata ormai una festa pagana, una corsa agli acquisti di tutti i generi. Almeno una volta all’anno cerchiamo di aiutare chi è in difficoltà!
Buona Giornata.
Letizia, Silvio, questo certamente. Ma il senso del sonetto era una provocazione e il messaggio che volevo mandare è che non si può parlare di rispetto delle religioni altrui, se non si fa altro che celebrare i riti della propria. Anzi semmai proprio il rispetto impone di “rispettare” appunto la professione di fede. Che nel nostro caso poi è la Fede.
Tolleranza e pacifica convivenza sono alla base del messaggio cristiano. L’amore per i fratelli di qualunque credo è la bussola che ci guida.
Ma se a qualcuno non piacciono le nostre ricorrenze, se ne andassero a casa loro, nessuno li ferma, anzi….! Per tutti gli altri Buon Natale.