Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

4 Aprile 2010

Dio è risorto

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risorto

Dio è risorto

***

Nun vojo fa’ ‘na tesi in Teologgia,

che tanto quanno mai sarei a l’artezza,

vojo  parla’ co’ te, in tutta franchezza,

che dici che nun credi a sta teoria.

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“Me basterebbe avecce ‘na certezza”,

– te sento di’ – “pe’ l’animaccia mia,

e crederei a questo tuo Messia,

che è venuto a dacce la sàrvezza”.

***

Beh, t’arisponno a tono e co’ sta voce,

aricordandote che era morto,

tre giorni prima, appeso a quela Croce.

***

Si cerchi la certezza, è ch’è risorto,

ce penserebbe, prima d’anna’ a còce,

ar callo de l’Inferno e d’èsse sciòrto.


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Stefano Agostino

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  1. Un argomento tosto quello della resurrezione, caro Stefano, e guardando come si comportano i nostri politici, specie quelli piu’ in evidenza, mi vien da pensare che non loro ci credano lontanamente, altrimenti avrebbero un altro indirizzo e ben altra dirittura morale.
    Confesso che anche io, da bravo scienziato, avevo qualche perplessità, si sa che la Scienza (quella vera) si occupa di eventi e fenomeni riproducibili.
    Finchè… fino a che mi sono imbattuto nella immagine della Sindone di Torino, un’immagine che nessuno riesce oggi a riprodurre in tutte le sue caratteristiche chimiche e fisiche, e allora… dopo averla studiata per benino, mi sono convinto che è una “immagine impossibile”.
    Eppure sta là, ben visibile, a mostrare a tutti coloro che hanno occhi per guardare che, forse, la resurrezione ha lasciato una traccia indelebile si sé.
    Buona Pasqua a tutti

    Comment by Paolo bighorn — 4 Aprile 2010 @ 21:32
  2. Grazie Paolo. Il tuo messaggio è bellissimo. Buona Pasqua anche a te.

    Comment by Stefano — 5 Aprile 2010 @ 12:18

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