La neve a Roma
La neve a Roma
Quanno che accade è sempre ‘na maggìa,
lei scènne lenta e lenta se riposa,
se stènne come ‘n velo su ogni cosa,
che riempie der suo manto d’allegria.
Tutto se veste d’abbito da sposa,
e come in un ber firm de fantasia,
s‘emprezziosisce er fònno d’ogni via,
er cielo griggio se tigne de rosa.
Tarmente è bella che poi poco dura,
spettacolosa, ha dell’irreale,
la neve, a Roma, quasi la pittura.
E’ così dorce e così speciale,
ch’io chiedo sempre a Madre Natura,
si me la fa, la notte de Natale.
Stefano Agostino
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Hai fatto appena in tempo che già la neve se n’è annata…
Comment by Adriano — 12 Febbraio 2010 @ 09:26E’ sempre un piacere leggere i tuoi sonetti.
Un abbraccio e buona giornata!!!
Viva la neve a Roma…!!!
qui a Monteverde invece ancora la fa che è una bellezza…bellezza grande come la dolcezza di questo sonetto!
Comment by Daniele Sololupo — 12 Febbraio 2010 @ 09:58Questo è uno dei sonetti più belli che hai scritto. E’, appunto, una MAGGìA
Comment by Massimiliano "Bariggio" — 12 Febbraio 2010 @ 10:02Embhé? E’ finita. Ha appena dato ‘na sporverata e da come era partita pareva che volesse scarica’ tutto er cielo. Però è mejo così, sennò ansai quanti ‘ncidenti e quanti probblemi ner traffico? Pe’ gustasse ‘na nevicata,come descritta ner meravijoso sonetto, ce vorebbe de elimina’ tutte le machine e anna’ pe’ Roma sortanto a …. fette.
Comment by 'svardo — 12 Febbraio 2010 @ 10:13La spolverata si ricorderà per qualche tempo,
Comment by laio — 12 Febbraio 2010 @ 10:30il sonetto per sempre.
Che magia grande Stefano…magico sonetto, come magica è Roma sotto la neve, incredibile riesce ad essere ancora più bella. 🙂
Comment by Federica_Perla — 12 Febbraio 2010 @ 10:42Adriano, Daniele, Massimiliano, ‘Svardo, Laio, Federica,grazie a tutti voi per la partecipazione.
Comment by Stefano — 12 Febbraio 2010 @ 10:48La purezza della neve cosi candida sembra per un attimo coprire, quasi cancellare la malvagità dell’umanità!
Comment by Silvio — 12 Febbraio 2010 @ 11:14Roma con la neve è un paesaggio semplicemente MAGICO, DA FAVOLA!!Mi ricorda molti anni fa (1985 6 gennaio)… quando stavo al liceo. Ho però un po’ paura di imbattermi nel GHIACCIO e di rompermi una gamba!
Comment by Principessa — 12 Febbraio 2010 @ 11:28nell’85 mi stavano battezzando..oggi ho rischiato l’estrema unzione..grandissimo come al solito cugino!
Comment by Aldair — 12 Febbraio 2010 @ 12:52Silvio, Principessa, Aldair, grazie anche a voi, per il vostro contributo.
Comment by Stefano — 12 Febbraio 2010 @ 16:03Grande Stefano maestro d’ironia e di romanità.
Comment by mauro — 12 Febbraio 2010 @ 16:37E se per maggia, la neve, tutte le vergogne di questo medioevo se le portasse via?
Comment by Daniela — 12 Febbraio 2010 @ 18:41Sarebbe ancora più magica, Daniela
Comment by Stefano — 12 Febbraio 2010 @ 22:19Bellissimo Sonetto, Stefano! A leggelo, come la neve, me so squajato! E’ sempre piu’ un onore e un piacere conoscerti!
Comment by luis60 — 13 Febbraio 2010 @ 14:44Grazie Luis, di cuore.
Comment by Stefano — 13 Febbraio 2010 @ 16:43[…] Vogliamo segnalare questa poesia che abbiamo scovato in rete di Stefano Agostino sul sito Romainrime.it […]
Pingback by Neve a Roma - Mio Meteo — 26 Febbraio 2018 @ 14:50