Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Tempi d'oggi

14 Novembre 2015

“Nous somme Paris”

“Nous somme Paris”

***

Nun riesco manco a scrive ‘na parola,

d’artronne come pò uscì un commento,

ché quer ch’è stato spazza com’er vento

‘gni voja de parlà e dà rabbia sola.

***

C’è un misto tra er crollà e er risentimento,

bisogno de silenzio che fa spola

tra immaggini che dànno a tutti scòla

su quanto er monno è piccolo ar momento.

***

E ner silenzio sale ‘na preghiera

pe ‘gni perzona vittima der male

ch’ha scosso ancor la Francia questa sera.

***

Ma in un momento bujo come questo

c’è anche da reagì e in modo tale

che se intervenga subbito, no presto.

***

Stefano Agostino

_____________________________

***

  1. Nun riesco manco a scrive ‘na parola,
    d’artronne come pò uscì un commento,
    ché quer ch’è stato spazza com’er vento
    ‘gni voja de parlà e dà rabbia sola. … (continua)

    Comment by Stefano — 14 Novembre 2015 @ 02:31
  2. Non ci sono parole per questo orrore, c’è sgomento e paura e non so come se ne potrà uscire. Confido nel Signore: Lui non ci abbandonerà, ma bisogna comunque fare qualcosa e subito. La vita deve continuare. Una preghiera per tutti.

    Comment by letizia — 14 Novembre 2015 @ 12:22
  3. Tristezza e dolore, per le innocenti vittime di quell’infame attentato. Ma era da aspettarsela una dimostrazione di forza da parte di questi nemici dell’umanità.
    Minacciano anche noi, Roma (saranno favoriti dal prossimo “Giubileo della Misericordia), e purtroppo li abbiamo già in casa. Poi Londra e Washingtone. Con le frontiere europee ormai senza confini, possono arrivare ovunque vogliono, favoriti dal grande esodo arabo-africano, al quale, noi in particolare, l’Europa ha spalancato le porte.

    Comment by 'svardo AsR '929 — 14 Novembre 2015 @ 18:05

Leave a comment

RSS feed for comments on this post. TrackBack URL