Li sette Re de Roma
Li sette Re de Roma
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Er primo re de Roma, er fonnatore,
fu Romolo, che j’ha passato er nome,
scrutò l’ucelli in volo e senza un come,
uccise Remo, zotico invasore.
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Seguì Numa Pompilio, er portanome,
fu sacerdote e gran carcolatore,
poi Tullo Ostilio, er conquistatore,
che allargò le fronne de ’ste chiome.
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Er quarto fu Anco Marzio, spinto ar Lido,
’nd’ha costruito ponti, strade e mura,
Tarquinio Prisco, er quinto, senza un grido.
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Poi Servio Tullio, er cenzo e la misura,
prima de chiude male e dà l’affido
a Tarquinio er Superbo e fu jattura.
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Stefano Agostino
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Er primo re de Roma, er fonnatore,
fu Romolo, che j’ha passato er nome,
scrutò l’ucelli in volo e senza un come,
uccise Remo, zotico invasore. … (continua)
Bon giorno e bona settimana. Artro sonetto che, proseguenno a descrive Roma co le sue bellezze, stavòrta è dedicato a la storia. Daje Ste’, continua a erudi’ l’ignoranti.
A.A.A.A.A.Attenzione….. Sto campionato, appena inizziato, dimostra che le squadre de mezza classifica se so’ adeguatamente aguerite e che sarà dura pe’ tutti, speciarmemte a casa loro. Quindi ‘n punto preso a Verona nun è da butta’ via. Rivisitata la situazzione a fòchi spenti, nun dico che la prima è ita male, ma speramo mejo ‘a seconna.
Bello il sonetto ai 7 Re di Roma, ma manca l’ottavo il più grande: FRANCESCO TOTTI!!!!!!!!
Spero che anche alla prossima partita gli strisciati perdono (ma non ci credo).
Buona giornata ventosa.