Er presepe
Er presepe
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Io cor presepe aritorno pischello,
casette illuminate e li pastori,
che aggiorna e annotta, è ‘n misto de colori,
tra pecorelle, bue e er somarello.
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La ghiaia, er muschio, sassi e li rumori,
dei mestieranti e d’un mulinello,
co’ la carta stagnola a ffa’ er ruscello,
ner cielo ‘na cometa de chiarori.
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Mentre lo guardo l’occhio me s’encanta,
se fissa su la grotta e lì vicino,
polistirolo a neve tutto ammanta.
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Me trovo a raggiona’ da regazzino,
in quer momento che fa Notte Santa,
e a’n tratto riempie er tutto quer Bambino…
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Stefano Agostino
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E’ proprio cosi caro Stefano, il presepe è come una fiaba incantata, una magia che ci riporta tutti bambini, e ci evoca i dolci ricordi dell’infanzia, quando il mondo intero ci appariva bello e buono, e il Santo Natale era un sogno ad occhi aperti!
Comment by Silvio — 16 Dicembre 2009 @ 11:59Bellissimo sonetto che mi riporta indietro, quando sembrava che il mondo non fosse così brutto com’è adesso. Sempre grazie Stefano per le cose che scrivi. Ciao.
Comment by letizia — 16 Dicembre 2009 @ 13:52Silvio, grazie del tuo contributo sempre puntuale su questo blog. Letizia, grazie a te per esserci sempre. A proposito buone feste a tutti.
Comment by Stefano — 16 Dicembre 2009 @ 15:54Gajiarda, via liscia come l’ojio!!
Comment by Antonio — 23 Dicembre 2012 @ 10:52