A San Francesco
A San Francesco
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Nun se pò esprime solo co un sonetto
quello ch’ha fatto in vita San Francesco,
io armeno, scuserete, nun ce riesco,
ché già così, je manco de rispetto.
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Pe nun impelagamme qui ne esco,
parlanno solamente de un aspetto
che più me tocca: ‘st’omo benedetto
ha rinunciato a tutto, a sfarzo e a desco.
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Pe carità, s’è fatto poverello,
ben ortre er concepibbile, previsto,
pe Amore vero da portà ar fratello…
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… ‘ndove Francesco deve avecce visto,
come ‘gni Santo è in grado de vedello,
riflesso Dio, Signore, Gesù Cristo.
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Stefano Agostino
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Bellissimo sonetto! Se tutti noi fossimo in minima parte come S. Francesco, le cose andrebbero molto meglio di come vanno: amore per gli uomini e per il creato.
Comment by letizia — 4 Ottobre 2013 @ 09:56Mi auguro che Papa Francesco, il cui nome è ispirato al Santo di Assisi, sappia riportare nella Chiesa la sobrietà, la povertà e la generosità: solo l’esempio trascina, coinvolge e convince!
Comment by Silvio — 4 Ottobre 2013 @ 09:59Quanta semplicità in quell’uomo, nell’indicarci come si possano aiutare i fratelli e le sorelle in Cristo, in umiltà, senza farne diomostrazione e vanto.
Comment by 'svardoASR'29 — 4 Ottobre 2013 @ 23:24Difficile imitarlo, anche se Papa Francesco fa del suo meglio, cercando di avvicinarcisi.
Francesco d’Assisi il più ricco di povertà tra i poveri.