La converzione de San Paolo
La converzione de San Paolo
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Lui se n’annava là, verzo Damasco,
quer giorno e a un tratto venne forgorato
’na luce accesa, forte, l’ha cecato
stava a cavallo e disse: “Aiuto, casco!”
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Poi udì ’na voce d’uno un po’ arterato:
“A Saulo, basta un po’ de stà a ricasco
de chi m’ammazza er gregge e fa’ er fuggiasco,
cambiete er nome e fa’ ch’Io sia lodato!”
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La voce der Signore Gesù Cristo:
“Si t’ho cecato ce sta ’na raggione:
ché fino a oggi tu nun ciài mai visto”.
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La sua fu ’na vera converzione:
discepolo poi apostolo, ha rivisto
Roma da Paolo e Santo pe missione.
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Stefano Agostino
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“Si t’ho cecato ce sta ‘na raggione: chè fino a oggi tu nun ciài mai visto” è straordinario, grande intuizione, quasi …un’illuminazione!
Comment by Silvio — 25 Gennaio 2013 @ 09:04bellissima come sempre, anche quando tocchi temi mistici 🙂
Comment by stefania — 25 Gennaio 2013 @ 09:36bravo Ste
Bellissimo sonetto, degno del dipinto del grande Caravaggio! Bravo Stefano!
Comment by letizia — 25 Gennaio 2013 @ 10:09Bella! molto sentita. magari pure noi venissimo accecati da sta luce nei momenti piu difficili….
Comment by Laura — 25 Gennaio 2013 @ 11:14Altro grande passo del Vangelo brillantemente rimato e, in più, in romanesco. Grande Stefano.
Comment by 'svardoASR'29 — 25 Gennaio 2013 @ 12:45bellissima visione descritta magistralmente da un sontuoso sonetto.
Comment by Pablo BigHorn — 25 Gennaio 2013 @ 15:34Sté, che altro possiamo dirti? Solo “grazie”. Di esserci, e di scrivere. tvb