Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

15 Ottobre 2009

Er telefonino

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ertelefonino

Er  telefonino

 

Ma che ‘nvenzione, sto telefonino,

svòrta più grànne ‘n’ce poteva esse,

dopo la ròta, c’è er GPRS,

artro che fòco, luce e camino.

 

E poi che fico manna’ SMS,

ch’è ‘n’artro modo de di’ messaggino,

TVB, BC, M MNCH N CSNO,

e chi più ce ne ha, più ne mettesse.

 

E fa le foto, i video in galleria,

musica e giochi, sveja e vibrazzione

carcolatrice e segreteria.

 

‘Gni tanto, poi, si giusto all’occasione,

te serve pure pe’ telefonia,

ma nun è certo quella l’invenzione…

 

 

Stefano Agostino

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  1. Dopo la sua invenzione tutto è cambiato nelle nostre vite e nulla sarà più come prima! Si è finora sottovalutata la portata di quella che a parer mio è la più significativa rivoluzione sociale della storia umana. Da allora infatti la percezione del mondo intono a noi è totalmente cambiata, in quanto si è drasticamente sovvertito il modo di interagire tra le persone. Da quando c’è il cellulare non esiste più soltanto il reale e il tangibile qui e ora, ma anche il virtuale, sebbene distante. Siamo tutti in una unica bolla di sapone telecomunicativa, tutti on line, tutti reperibili, tutti onnipresenti in una ininterrotta interconnessione. Non è stato così per millenni, ma da pochi anni anche il più significativo, o emozionante, o solenne, o intimo dei momenti che stiamo vivendo può essere interrotto da una telefonata o un messaggio che in tempo reale può informarci di un evento tragico. In qualunque momento, ovunque siamo, una notizia può raggiungerci dall’altro capo del pianeta in tempo reale e colpirci improvvisamente. Straordinario! Ma ancora di più direi sconvolgente!!! Grazie all’ausilio di questo poderoso mezzo la vita ha inoltre subito un’accelerazione spaventosa, ci è possibile infatti compiere una infinità di cose in più, prima impensabili. Oggi se ripenso a quando il telefonino non esisteva, mi sembra una vita inimmaginabile! Solo questa ultima riflessione dovrebbe illuminarci sulla profondità di questo fenomeno.

    Comment by Silvio — 15 Ottobre 2009 @ 11:56
  2. 1 BC TVTTTTB 😀

    Comment by Principessa — 15 Ottobre 2009 @ 14:04

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