Restà bambini
Restà bambini
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Pure chi cresce pò restà bambino,
si s’emozziona ancora come allora,
pe un ber tramonto rosa o pe un’aurora,
pe un aquilone in cielo o un palloncino.
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P’er lampo o un tuono e nun vedé mai l’ora
de fasse un bagno ar mare dar pattino,
er quadro, sempre acceso, d’un camino,
‘na palla in campo e core e core ancora.
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La neve che viè giù, la prima stella,
l’urtimo giorno a scola quanno s’esce,
ar fuggi-fuggi de la campanella.
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E annà a vedé che fanno un gatto o un pesce,
ar luna park ‘na giostra e ‘na ciambella,
restà bambino pò, pure chi cresce.
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Stefano Agostino
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A me piacerebbe tornare indietro nel tempo all’infanzia…
Comment by Principessa — 23 Febbraio 2012 @ 09:06veramente bello … BRAVO!!
Comment by Elio Malloni — 23 Febbraio 2012 @ 10:17Bella e dolce come un lecca lecca.
Comment by Laio — 23 Febbraio 2012 @ 10:54c’è un bambino in ognuno di noi, è ancora li in un angoletto, dovremmo solo avere la forza e il coraggio di farlo uscire fuori e emozionarci ancora, come solo un bambino sa fare…:-) grande Poeta
Comment by federica_perla — 23 Febbraio 2012 @ 11:17Semplicemente stupendo. Non mi vergogno di dirlo: ma io, nonostente l’età, mi emoziono davanti a un’alba, un tramonto e a tutto quello che hai scritto e che scrivi!
Comment by letizia — 23 Febbraio 2012 @ 11:44Si, è bello provare queste emozioni, insite in ognuno di noi. Purtroppo la vita odierna ci lascia poco tempo per poterne godere. Corriamo per le strade, tra una macchina e l’altra, senza mai alzare lo sguardo e vedere le cose belle che ancora ci circondano.
Comment by 'svardo — 23 Febbraio 2012 @ 13:14Io torno bambino, in concorrenza co la mia nipotina, giocando con il trenino o con il picolo elicottero che vola.
P.S.: Post scritto in italiano.
Comment by 'svardo — 23 Febbraio 2012 @ 13:14Bellissima e vera. Grande Ste’….
Comment by paolo — 23 Febbraio 2012 @ 14:34L’aspetto più meraviglioso di ogni essere umano è ritrovare di tanto in tanto l’innocenza del bambino che è in ognuno di noi!
Comment by Silvio — 23 Febbraio 2012 @ 14:53Sonetto grandioso…
Comment by Pablo BigHorn — 23 Febbraio 2012 @ 14:56La principale differenza tra bambini e adulti è il tempo, che manca quando sei stretto in un ingranaggio di impegni, lavoro, ambizioni, desideri, promesse.
Anche i bambini hanno impegni, quelli che gli diamo noi adulti: i compiti, lo sport, le visite ai parenti… ma loro sono bravi, hanno talento, e trovano il tempo di emozionarsi, tutto quello che accade è una sorpresa…
Vale la pena fare uno sforzo e ritagliarsi il tempo per emozionarsi di fronte ad un aquilone:
…ed ecco che pencola,
urta, sbalza, risale,
prende il vento.
Ecco tra un lungo dei fanciulli urlo s’innalza.
S’innalza, e ruba il filo dalla mano
come un fiore che fugga dallo stelo esile
e vada a rifiorir lontano
Ciao Pablo, mamma che m’hai aricordato.
Comment by 'svardo — 23 Febbraio 2012 @ 17:00M’hai veni’ li brividi.
Purtroppo la parte che m’è rimasta più impressa è la finale:
“…che pettnò, coi bei capelli a onda, tua madre per non farti male”. Perché un evento molto vicino è capitato quando l’ho imparata.
“…che pettinò, coi bei capelli a onda, tua madre, adagio, per non farti male”.
Comment by 'svardo — 23 Febbraio 2012 @ 17:02L’emozione mi ha fatto saltare alcune battute.
Principessa, Federica, Letizia, Laio, ‘Svardo, Elio, Paolo, Grandecorno, Silvio, grazie a tutti voi. Siete sempre troppo carini con me. Vi voglio bene.
Comment by Stefano — 23 Febbraio 2012 @ 17:25Questo entra di diritto nella top ten … E ci rimaneper sempre. Molto emozionante,vetamente
Comment by Sololupo — 23 Febbraio 2012 @ 21:09Grazie anche a te, Daniele. Di cuore.
Comment by Stefano — 24 Febbraio 2012 @ 07:51bello, l’importante è custodire sempre il bambino che è in noi…carina anche la colonna sonora ;)!!!
Comment by nicoletta — 24 Febbraio 2012 @ 14:56