Sonetto ar sonetto
Sonetto ar sonetto
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Un modo d’omaggià er caro sonetto,
è quelo de rimà, co gran diletto,
baciannoje la rima, ossia, in farzetto,
e usà lo stesso accordo a ‘gni verzetto.
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E’ solo un gioco, a vol’èsse coretto,
ma è un modo tutto mio d’avé rispetto,
p’er mezzo co cui provo a dà l’effetto
de quelo che ciò dentro, in fonno ar petto.
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E ringrazziallo p’èsse er più perfetto,
tra li modi romani er più diretto
pe mette in rima Roma e ‘gni suo aspetto.
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E dimostraje amore più che affetto,
armeno io ce provo e, si difetto,
perdoname amico mio ch’hai letto.
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Stefano Agostino
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Stefano, lo so che divento stucchevole nel ripeterlo per la millesima volta, ma non ce la faccio a tenermelo dentro: SEI UN GRANDISSIMO! Stefano the Great!
Comment by Pablo bighorn — 1 Dicembre 2011 @ 09:08Perdonatte? E de che?
Comment by Massimiliano "Bariggio" — 1 Dicembre 2011 @ 09:08Un omaggio doveroso….
Bariggio
sonetto al sonetto = sonetto al quadrato?!
Comment by principessa — 1 Dicembre 2011 @ 09:26Sonetto ner sonetto
Comment by 'svardo — 1 Dicembre 2011 @ 10:03lo leggo e me diletto
senza trova’ difetto
‘gni matina l’aspetto
pe’ Stefano gran rispetto.
Grande ‘Svardetto….
Comment by Massimiliano "Bariggio" — 1 Dicembre 2011 @ 10:30Come sempre i tuoi sonetti mi riempiono la giornata. Sei forte.
Comment by Carlo Pighi — 1 Dicembre 2011 @ 12:44Grazie a tutti. Vi ricordo la cena di martedì 13 dicembre ore 20.30 ai Meloncini. Aderite. Per ora hanno aderito: Perla, Principessa, Genesis, Silvio, Sindato, Stefano.
Comment by Stefano — 1 Dicembre 2011 @ 14:09