Ricordi e rimpianti
Ricordi e rimpianti
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Se sa ch’è mejo vive de ricordi
che passà er tempo a fianco der rimpianto,
sta vita nun vòr dì passà sortanto
su un binario senza uscì da bordi.
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Si ciò provato, pure che ciò pianto,
pure ch’è annata a grilli e nun a tordi,
armeno ho reso muti, ciechi e sordi
li morzi der rimorzo che m’ha affranto.
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E nun è detto mica che a provacce
‘na vorta nun me dice pure bene
pure in mezzo a cent’artre figuracce.
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Pe quela vorta sola già conviene
rischià de toppà in pieno e lassà tracce,
ma dando un senzo ar sangue ne le vene.
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Stefano Agostino
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Io non riesco proprio a cancellare nulla, del passato… a cominciare dai ricordi spiacevoli! Anzi, ogni tanto premo il tasto “Recall” 🙁
Comment by Principessa — 24 Marzo 2011 @ 11:17In un vortice di polvere
gli altri vedevan siccità,
a me ricordava
la gonna di Jenny
in un ballo di tanti anni fa.
Sentivo la mia terra
vibrare di suoni, era il mio cuore
e allora perché coltivarla ancora,
come pensarla migliore.
Libertà l’ho vista dormire
nei campi coltivati
a cielo e denaro,
a cielo ed amore,
protetta da un filo spinato.
Libertà l’ho vista svegliarsi
ogni volta che ho suonato
per un fruscio di ragazze
a un ballo,
per un compagno ubriaco.
E poi se la gente sa,
e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca
per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare.
Finii con i campi alle ortiche
Comment by roberto genesis — 24 Marzo 2011 @ 11:46finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto.
Roberto, non conoscevo questo pezzo, nè l’autore. Grazie davvero per avermi regalato questa poesia.
Comment by Stefano — 24 Marzo 2011 @ 11:58Stefano, naturalmente si tratta di Fabrizio De Andrè. Il titolo della canzone/poesia è ” Il suonatore Jones” tratta dall’album ” Non al denaro, non all’amore ne al cielo” del 1971.
Comment by roberto genesis — 24 Marzo 2011 @ 12:17Sarò un illuso ma vivo guardando solo avanti, perchè non ha alcun senso guardarsi indietro! La vita è troppo corta: non c’è tempo per i rimpianti, per rimuginare nè per lamentarsi. Di ricordi vivrò da vecchietto, forse, se c’arrivo e se la capoccia mi assisterà ancora…
Comment by Silvio — 24 Marzo 2011 @ 12:21Grande Stefano! Giusto Silvio, mejo guardà avanti… ma cò 2 bei specchietti retrovisori, hai visto mai che qualche rimpianto ce tampona, o qualche ricordo ce passa sulla DX?
Comment by Luis — 24 Marzo 2011 @ 14:19Tra bufalo e locomotiva la differenza salta agli occhi:
la locomotiva ha la strada segnata,
il bufalo può scartare di lato e cadere.
Questo decise la sorte del bufalo,
l’avvenire dei miei baffi e il mio mestiere.
FDG
C’è chi li chiama rimpianti, c’è chi li chiama scelte da rivedere… l’importante, come suggerisce Luis, è andare avanti con gli specchietti retro ben puliti, perchè perseverare non è diabolico, è stupido!
Comment by Pablo BigHorn — 24 Marzo 2011 @ 14:56Per esempio, la campagna acquisti della ASR….
Silvio, ottima l’immagine del vecchietto. Luis, altrettanto carina quella degli specchietti retrovisori. Grandecorno, bellissima quella canzone di De Gregori. Oggi mi avete riempito di poesia. Grazie.
Comment by Stefano — 24 Marzo 2011 @ 17:16siete favolosi nella poesia e nei commenti: grazie di esistere!
Comment by letizia — 24 Marzo 2011 @ 18:07Grazie a te, Letizia.
Comment by Stefano — 24 Marzo 2011 @ 22:05Se non si gioca non si vince .
Comment by Laura — 26 Marzo 2011 @ 11:36Ogni giorno, ormai da anni, leggo con interesse i tuoi sonetti, che raccontano storie di vita, di costume, di valori.
Comment by Carlo Pighi — 31 Maggio 2011 @ 11:33Mi trovo sempre d’accordo con i tuoi pensieri, e leggo che anche i commenti che rilasciano i tuoi amici sono concordi con te. Sei il mio poeta preferito.