Er sette gennaio
Er sette gennaio
***
Ciao ciao Befana. E’ finito tutto:
feste, presepi, arberi e l’addobbi,
ognuno torna a li propi sgobbi.
Sette gennaio, ammazza si sei brutto.
***
Che fino a ieri hai dato spazzio a l’hobby,
foss’anche quelo de tronà co un rutto,
te levi mo la sete cor prosciutto,
chinato a lavorà fin’a che ingobbi.
***
Quest’è la vita, amico, ed è normale,
giornate belle e brutte in artalena,
una te dice bene e una male.
***
Raggiona, anche si nun te senti in vena:
nun pò sempre èsse Pasqua o Natale,
pe vive tocca scènne ne l’arena…
***
Stefano Agostino
____________________________
Io oggi SONO IN FERIE… baci
Comment by Principessa — 7 Gennaio 2011 @ 08:32Mi sembra giusto Princi, con quello che hai lavorato ieri 🙂 Ops dai scherzo, un grande abbraccio.
Comment by Prometex — 7 Gennaio 2011 @ 10:33Ciao “Prometex”, hai letto ‘a legenna d’a Befana? L’ho scritta andove l’hai chiesta. In quanto ar sonetto, come ar solito bello e chiaro, de oggi; ho da di’ che ‘na vòrta se smontaveno, sia l’arbero che er Presepio, ar 10 de gennaro. Mo, annamo sempre de corza e appena fatta la Befana, prosaicamente, se smamma tutto.
Comment by 'svardo — 7 Gennaio 2011 @ 12:51Ciao “‘svrado”. Si, l’ho letta. Grazie mille molto interessante 🙂
Comment by Prometex — 7 Gennaio 2011 @ 14:02