Protesta per i “nasoni”

Le parole di questi video … mi ricordano qualcosa …

Buongiorno a tutti. Scusate ma questa notizia l’avevo sul gozzo da circa 2 anni, dalla morte di Gabriele Sandri. La sentenza bis ha stabilito quello che tutti sapevano. Fu omicidio volontario, quell’idiota in divisa sparo’ ad un ragazza inerme e di spalle. Nessuno potra’ restituire Gabbo ai propri genitori, ma almeno è stata ristabilita una verita’ ! Un abbraccio ai genitori di Gabriele Sandri.
Comment by roberto genesis — 2 Dicembre 2010 @ 09:00
Gabriele sandri coi nasoni c’entra come Bondi con la cultura e Berlusconi con la castità!!!!!!!!!!!!
Ho solo una cosa da dire. Viva l’acqua pubblica, la scuola pubblica, l’università pubblica, l’etica pubblica. Evviva la gogna mediatica per chi non rispetta ciò che è pubblico!
Comment by ultravaglio — 2 Dicembre 2010 @ 10:08
E’ tutto vero, caro ultravaglio, ma visto che si parla di giustizia è anche bello sapere che oggi finalmente è stata fatta dell’omicidio di Gabriele Sandri. Per il resto concordo pienamente con te con la campagna a difesa di ciò che è pubblico per diritto naturale e tale deve rimanere.
Comment by Stefano — 2 Dicembre 2010 @ 11:37
Lui chi è….
Comment by roberto genesis — 2 Dicembre 2010 @ 11:44
e’ un triangolo…………
Comment by letizia — 2 Dicembre 2010 @ 18:22

A Roma mia

Adoro sta città de campanili,
de tetti, case, cupole e mattoni,
de strade strette, vicoli e portoni,
de monumenti, vie, piazze e cortili.

Adoro sta città de chiese e suoni,
negozzi enormi e fiere mercantili,
de ville, ponti, argini e pontili,
de trattorie, de sogni e de canzoni.

Adoro sta città immensa, eterna,
centro der mònno da li tempi antichi
de vita sempre attiva, 'na cisterna.

Adoro sta città de tutti amichi,
de gente alegra pure che je 'nverna,
noi sèmo noi, l'artri sò pizza e fichi.

Miscellanea

Aldo Fabrizi - Magnà e dormì

Sò du vizzietti, me diceva nonno,
che mai nessuno te li pò levà,
perché sò necessari pe campà,
sin dar momento che venimo ar monno.

Er primo vizzio provoca er seconno
er sonno mette fame e fa magnà,
doppo magnato t'aripija sonno,
poi t'arzi, magni e torni a riposà.

Insomma, la magnata e la dormita,
massimamente in una certa età,
sò l'uniche du gioje de la vita.

La sola differenza è questa qui:
che pure si ciài sonno, pòi magnà,
ma si ciài fame, mica pòi dormì.

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Trilussa - La statistica

Sai ched'è la statistica? È na cosa,
che serve pe fà 'n conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, va in carcere o se sposa.

Ma pe me la statistica curiosa,
è dove c'entra la percentuale,
ossia che lì la media è sempre eguale
puro co la persona bisognosa.

Me spiego: da li conti che se fanno,
seconno le statistiche d'adesso,
risurta che te tocca 'n pollo all'anno.

E, se nun entra nelle spese tue,
t'entra ne la statistica lo stesso,
chè c'è 'n'antro che ne magna due.

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Trilussa - La politica

Ner modo de pensà ce sta un divario
mi’ padre è democratico cristiano,
e, siccome è impiegato ar Vaticano,
tutte le sere recita er rosario.

De tre fratelli Giggi er più anziano
è socialista rivoluzzionario,
io invece sò monarchico ar contrario
de Ludovico ch’è repubblicano.

Prima de cena litigamo spesso
pe via de ’sti princìpi benedetti:
de qua de là ch'è pare 'n congresso.

Famo l’ira de Dio ma appena mamma
ce dice che sò cotti li spaghetti
semo tutti'n accordo cor programma.

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Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino