Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

26 Ottobre 2010

L’elefante e er paletto

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L’elefante e er paletto

***

‘n elefantino, ar circo, ner recinto,

l’aveveno legato a un paletto,

voleva libberasse, poveretto,

ma a la catena arimaneva avvinto.

***

Ce crebbe co quer sogno ner cassetto,

fin quanno, granne e grosso, non fu vinto,

da la paura de scappà e l’istinto,

d’arestà fermo lì ch’era protetto.

***

Bastava ‘no scossone e l’elefante,

cacciava via er paletto e de gran lena,

poteva scorazzà tutto trionfante.

***

Ma la paura de ‘na vita piena,

vissuta veramente in ogni istante,

je fece da paletto e da catena.

***

Stefano Agostino

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  1. Le persone hanno paura di vivere, anche io ho avuto tanti dolori ma anche tante gioie, ma quello che mi fa rabbia è che nn si ha più il coraggio di viverle e per paura di soffrire si preferisce rimanere seduti e guardare gli altri…nn sanno cosa si perdono 🙂 Grande Stefano

    Comment by Federica_Perla — 26 Ottobre 2010 @ 08:47
  2. La vita è un soffio, è un mozzico. Ogni giorno vissuto immobilizzato dalla paura di osare, di scoprire e progredire è un giorno perduto che nessuno mai ci restituirà più!

    Comment by Silvio — 26 Ottobre 2010 @ 09:06
  3. bellissimo Stefano e assolutamente vero! Sei grande!!! Ciao a domani.

    Comment by letizia — 26 Ottobre 2010 @ 13:09
  4. A me sembra tanto una metafora relativa a qualcosa a noi molto caro.
    Complimenti Stefano, sonetto molto significativo

    Comment by Massimiliano "Bariggio" — 26 Ottobre 2010 @ 18:29
  5. Speramio che Chi, a cui allude “Bariggio”, ariva a capì che li paletti li tiene ‘n testa e che abbasta ‘no strattone e ce se pò libera’. Daje, dimoielo pe ‘ncoragiamento: Forza Roma.

    Comment by RomamoR — 26 Ottobre 2010 @ 18:47

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