Sta Padania Quanto Rosica
Sta Padania Quanto Rosica
Più de dumila e settecento anni,
de ‘na città che nun ciavrà tramonto,
de un popolo signore der racconto
de civirtà e de storia, le più granni.
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De gente alegra che nun fa mai er conto,
der nummero de guai e d’artri affanni,
de còre, senza trucchi e senza inganni,
e cor sòriso in bocca sempre pronto.
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Sarà per Sole o pe sto cielo terzo,
sarà per Colosseo o pe San Pietro,
ma Roma è er mejo posto a l’univerzo.
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Chi rosica pe questo e parla addietro,
ma conta meno de un mezzo sesterzo,
lui co la nebbia nun ce vede a un metro.
Stefano Agostino
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Buongiorno a tutti. Grandissimo Stefano. E’ ora che qualcuno tiri fuori le palle e risponda a quel “signore” come si merita !!!
Comment by roberto genesis — 28 Settembre 2010 @ 10:57Bello, bello, bello! E il pensiero del giorno è proprio adatto a quel somaro. Qualcuno dovrebbe farlo tacere, ma quel qualcuno sa sparlare solo di Totti!
Comment by letizia — 28 Settembre 2010 @ 10:59Oltretutto non è neanche originale, battuta vecchia e banale. Si andava in trasferta al nord e gia era di moda negli anni 80. RIDICOLO !
Comment by roberto genesis — 28 Settembre 2010 @ 11:13Grande Stefano, pretendo rispetto per me e per la mia città…Roma esiste DA SEMPRE è presente nei libri di storia e nei libri di geografia, triste verità ne lui ne la sua padania esistono…bastaaaaaaaaaa
Comment by Federica_Perla — 28 Settembre 2010 @ 11:41Puro si co’ ‘sto colore nun ce se sbajocca, epperò è giusto p’arisponne a uno pieno de m..da. Si, color cagarella. Gente che sparla de Roma, der Vaticano, de la Bandiera Nazzionale, ‘nsomma de tutti li valori de civirtà e moralità, nun dovrebbe avecce er dono de la parola. Un Ente Divino c’ha provato e c’è mezzo ariuscito, speramio che la prossima sia quella bona. Mavamoriammazzato.
Comment by ''svardo — 28 Settembre 2010 @ 12:12Dopo questo sonetto, non resta che mandarli a casa col voto. Se ci tengono tanto, restassero immersi nelle loro brume.
Invece, questa gente vive a Roma, e poi il week end torna a fare comizi ai 4 beoti che li hanno votati, dicendo peste e corna di dove gozzoviglivano fino a poche ore prima.
Comment by Pablo bighorn — 28 Settembre 2010 @ 12:13A casa, restassero a casa, quella loro.
Lo sappiamo tutti perchè non li mandano a casa e a chi fa comodo er sor Bossi !
Comment by roberto genesis — 28 Settembre 2010 @ 12:20…bossi il celtico se crede obelix… solo che l’obelisco non lo porta dietro le spalle… lo sta a masticà… non pare anche a Voi?
Comment by Luis — 28 Settembre 2010 @ 14:57Veramente me piacerebbe vedello a sède’ sopre l’obelisco. Tipo la tortura de l’impalamento praticata dai turchi quanno occupeveno ‘a Burgaria. La scena è descritta su “Il Ponte sulla Drina”. Pe’ Bossi sarebbe ‘na goduria!!!
Comment by ''svardo — 28 Settembre 2010 @ 17:08Scusate nun era ‘a Burgaria, ma la Bosnia. Cmq era sempre un ber paletto ar c..o.
Comment by ''svardo — 28 Settembre 2010 @ 17:20Stefano premio nobel!!!!!
Comment by Prometex — 28 Settembre 2010 @ 22:45Ar burino padano
Stercus per Eridanum vagans
Dea Roma è ‘na paciosa dea pazziente
Maestra de la satira gioiosa
Ma come donna è del suo onor gelosa
Si l’offenni t’ariva ‘n’accidente
Sto scemo inziste a scarica’ la sporta
Ancora nun j’abbasta che in passato
Dea Roma un coccolone ja mannato
…E lo po’ rimanna’ pe’ n’antra vorta!
A Umbe’ te fo l’auguri piu’ sinceri
che presto sto miracolo s’avveri
Romoletto
Comment by Romoletto — 1 Ottobre 2010 @ 01:05Ma quanta protervia, quanta stupidità, quanta pochezza c’è in giro…
Comment by antonio — 1 Ottobre 2010 @ 12:40Ma poraccio, uno che c’ha ‘n fijo cosi, che se porta sur groppone na disgrazia der genere, me pò di quello che je pare! Sfogate Umbè, dimme le peggio cose, tanto m’arimbarzi, mejo ‘n fijo frocio che uno come ar tuo. Te saluto e sòno.
Comment by alberto — 8 Ottobre 2010 @ 17:00Arberto