Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

Frammenti di Roma,I sonetti romani

14 Settembre 2010

Castel Sant’Angelo

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Castel Sant’Angelo

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E’ granne quasi quant’er Colosseo,

ma a Roma nun c’è un artro monumento,

che ha cambiato faccia a gradimento,

fino a mo ch’è finito a fà er museo.

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Così come ch’è poi girato er vento,

da ch’era iniziarmente un mausoleo,

fu poi carcere e loco mediceo,

reggia papale in der Rinascimento.

***

Ha preso er nome propio de Castello,

pe l’Angelo che sfoderò la spada,

sarvanno Roma da un triste flagello.

***

Si sali in cima, casomai t’aggrada,

ricordete d’aringrazziallo a quello,

prima de scenne e aritornà pe strada!

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Stefano Agostino

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  1. Un’altra reliquia della Roma papalina, che pur nel suo aspetto forse un po’ decadente, ha comunque un’aria regale e fiera. Quanta storia è passata su quelle pietre, e che spettacolo quel ponte monumentale davanti alla sua porta!

    Comment by Silvio — 14 Settembre 2010 @ 09:51
  2. Io di recente ho visitato, di sera, le celle dei prigionieri che venivano rinchiusi nella fortezza… lo spettacolo è decisamente raccapricciante, ma si viene ampiamente ripagati dalla vista spettacolare di Roma dalla terrazza e dell’Angelo in cima!

    Comment by Principessa — 14 Settembre 2010 @ 11:23

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