San Pietro
San Pietro
Già ‘n fònno a via della Conciliazzione,
prima che er Colonnato poi t’abbraccia,
senti quell’aria dòrce sulla faccia,
arzi lo sguardo e vedi er Cuppolone.
E mentre porti avanti gambe e braccia,
anverso quell’Enorme Direzzione
er còre te se riempie d’emozzione,
sei senza fiato, come la bonaccia.
Arivi sotto ar centro della piazza,
si guardi avanti e te ggiri ‘ndietro,
te vedi gente e vita d’ogni razza.
Da lì passeggi ancora quarche metro
e lo rifai, ma poi sempre te spiazza,
davanti a te, lì, eccote San Pietro.
Stefano Agostino
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Chi poteva riuscire a rappresentare uno dei simboli di Roma, uno dei posti più belli della nostra Città, in maniera così evocativa e suggestiva se non tu, Stefano, nostro sonettaro di fiducia?
Comment by Luisa — 28 Luglio 2009 @ 11:51Un bacio 😉
Ci ho provato, cara Luisa. Sono contento di esser riuscito a trasmettere qualcosa. Grazie del bacio che ricambio di cuore.
Comment by Stefano — 28 Luglio 2009 @ 11:54Er CUPPOLONE è sempre ER CUPPOLONE…brividi solo come Roma nostra sa darci trasmessi dal nostro poeta di fiducia.
Comment by Federica_Perla — 28 Luglio 2009 @ 15:26baci
Fede
Stefano sei grande: rinnovi i fasti di Trilussa e Pascarella!!! Quando sono un po’ triste, vengo a leggere le tue poesie e mi rincuoro. GRAZIE.
Comment by letizia — 28 Luglio 2009 @ 21:04eh san pietro,se credi no te tradisce,se no credi te sparisce,
Comment by PEDRO — 29 Luglio 2009 @ 02:28la fede l’unica cosa rimasta bene invocata d’està bellissima piaza
Stefano, a volte si diventa ripetitivi e forse questo può dare fastidio, ma ti volevo dire ancora una volta che l’emozione che trasmetti è veramente tanta….
Comment by Adriano — 29 Luglio 2009 @ 07:59Bravo Stefano, bravo davvero!!!
Un forte abbraccio e mi raccomando, continua così…!!!
Solo ‘n’architetto de la rima poteva fa rivive l’emozzione che l’opra der Bernini suscita a chi la vede p’a prima vorta e a chi ‘nvece, romano, oramai nun je da ‘mportanza. Si puro contestata ner tempo, via de la Concijazzione, te prepara a a vede’ l’immensità der colonnato. Poi …te sperdi ‘n quell’abbraccio.
Comment by 'svardo — 29 Luglio 2009 @ 09:02“Roma, la madre santa de tutti i popoli, te strigne intra le braccia e te trattiene e dice a tutti: amamoce volemese più bbene…..”
Federica, Letizia, Pedro, Adriano, ‘svardo: grazie di cuore. Davvero. Mi emozionate.
Comment by Stefano — 29 Luglio 2009 @ 09:25La cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca, così come quella della madonna di Kazan a s.Pietroburgo sono molto simili al nostro Cupppolone 🙂
Comment by Principessa — 1 Agosto 2009 @ 11:21