30 maggio 1994 – II edizione
30 maggio 1994
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Me pare ieri quanno ch’è successo,
diciassett’anni fa sei ito in cielo,
mo che ce penso, triste, me raggelo,
quasi come quer giorno fosse adesso.
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Quanno a quer fiore j’hai torto lo stelo,
chè a sopravvive nun era l’istesso,
de piagne tutta Roma nun ha smesso,
chiudennose anniscosta addietro a un velo.
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Ma li ricordi apreno er cassetto,
e nun li tocca mica quer destino,
infame, zozzo e ladro che t’ha detto.
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Io in curva ch’ero solo un regazzino,
tu capitano de quelo scudetto,
noi tutti in coro a urlà AGO AGOSTINO.
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Stefano Agostino
Stupendo sonetto a compendio de ‘n mucchio de sensazzioni che nun s’ariescheno a scorda’. A la fin fine penzo che chi ariconosce “solo ‘n Capitano”, forse tie’ raggione. Ma si er tempo passa e li modi cambieno, seguitamo a ama’ chi tie’ ancora arto er nome de ‘sta Roma pallonara.
Comment by 'svardo — 30 Maggio 2010 @ 11:31Bongiorno Ste’, ‘stavorta nun hasi passato er sonetto ner blogghe de “Il Romanista”. Dimenticanza o …?
Comment by 'svardo — 30 Maggio 2010 @ 11:35La canzonetta de ieri l’antro?
Comment by 'svardo — 30 Maggio 2010 @ 11:36Che amarezza quel giorno,e come me vie’ da piagne a legge ste parole…ogni anno la stessa infinita tristezza.Grazie Stefano
Comment by ciumachella73 — 30 Maggio 2010 @ 14:02Ago è un ricordo dolce e indelebile. Grande uomo, grande campione, grande Capitano. E’ anche la memoria di un altro calcio, fatto di autentiche bandiere e dunque dal sapore di vero sport. Venerdi c’è stata una splendido servizio rievocativo su T9 (La signora in giallorosso) dedicato a lui, che mi ha suscitato forti emozioni. Per me oggi quarantenne Agostino rappresenta l’uomo con la fascia al braccio di quando da adolescente cominciavo la militanza in curva sud…
Comment by Silvio — 30 Maggio 2010 @ 15:49Stefano, non ho più trovato in questo sito “Voglia di stringersi un po’” di qualche giorno fa…
Grazie a tutti per l’intervento in ricordo di Agostino Di Bartolomei. ‘Svardo, l’ho inserito ora, ma dal Romanista non ho più notizie da tempo. Silvio ecco il link https://www.romainrima.it/online/?p=3318 su voglia di stringersi un po’.
Comment by Stefano — 30 Maggio 2010 @ 16:16Struggente sonetto, Caro Stefano! Sono stanco e afflitto nell’accorgermi che sono sempre i migliori che se ne vanno! E Lui se n’è andato con dignità d’altri tempi e senza gridare, senza voler disturbare… tanti altri se prostituiscono per avere un posto in questo circo… dispiace per il gesto, irreparabile, dispiace per la famiglia che non ha potuto fermarlo… Ma Sempre Onore a Te Capitano Senza Macchia!!!
Comment by Luis — 30 Maggio 2010 @ 16:54Bellissimo sonetto, caro Stefano che grande emozione. Ago grande capitano, persona pulita e onesta, signore di un calcio che nn esiste più. Nn ti dimenticherò mai CAPITANO.
Comment by Federica_perla — 30 Maggio 2010 @ 20:57Che ricordi il Capitano…che classe in campo e che maturità fuori…!…E che tristezza vedere che nelle mura di Trigoria non si fa mai nulla per ricordarlo…fortuna che nei cuori dei romanisti mai è morto e mai morirà! S F R
Comment by Daniele Sololupo — 31 Maggio 2010 @ 09:02Buongiorno a tutti. Capitano mio Capitano !
Comment by roberto genesis — 31 Maggio 2010 @ 09:42Buon giorno a tutti. Il 30 maggio è una data che mi intristisce sempre. Uno perchè è morto una persona speciale che non ho avuto modo di conoscere appieno e due perchè compio gli anni e sta cosa nun me va giù!!! Io la vivo così che vi devo dire so strano. Comunque, sono stato una settimana fuori roma, ma che davvero ci siamo presi adriano, leggo di un contratto di 3 anni, ma sul serio? Mamma mia speriamo bene!!!
Comment by Romano&Romanista73 — 1 Giugno 2010 @ 11:05Ago ago ago ago agostino gol!!! unico Capitano… intelligenza e sobrietà, coraggio e classe. Qualcuno gli affibbio’ anche l’etichetta di vile. Purtroppo, al contrario, non era abbastanza vigliacco da sottomettersi ad un mondo miserando che gli chiedeva solo condiscendenza e ipocrisia.
Comment by stalloreggi — 1 Giugno 2010 @ 20:13Pensando di fare cosa gradita, vi ho riproposto il sonetto già pubblicato il 30 maggio 2010, dedicato al grandissimo Capitano della Roma del secondo scudetto. Potrete rileggere anche i vostri commenti di allora e aggiungerne di nuovi.
Comment by Stefano — 30 Maggio 2011 @ 14:12Stefano il tuo sonetto è sempre da brividi, come il ricordo del grande Agostino.
Comment by Federica_Perla — 30 Maggio 2011 @ 14:25Quanto j’ho voluto bene…E quanto je ne vojo! Che dignità!!!
Comment by Sololupo — 30 Maggio 2011 @ 15:06Pe’ me è stato, è, sarà l’unico che merita er titolo de CAPITANO. Nun è mai sceso a compromesi e nun ha mai fatto fronna .
Comment by RomamoR — 30 Maggio 2011 @ 16:05Caro Maurizio Zamparini, presidente del Palermo Calcio, ma che ti ha fatto di male la nostra Roma? Ogni volta che concedi un’intervista, non perdi mai occasione di parlare male della Nostra Roma. Ma perchè non ti fai i c…. tuoi? Hai rotto veramente le scatole. Ma tienili stretti i tuoi pseudo-gioielli, ma chi li vuole…anzi se fossi Sabatini gia’ ti avrei mandato a quel paese !!! Con tutti i tuoi “graNDI GIOCATORI” sei riuscito a fare peggio di noi arrivando dietro !!! N’antro invidioso…..
Comment by roberto genesis — 30 Maggio 2011 @ 16:16Ogni vorta che ce penso, AGO, lo sbalordimento supera l’incomprensione… Basta poco per fermare lo scoramento, nel tuo caso, credo, bastava SOLO un pò di RISPETTO…
Comment by Luis — 30 Maggio 2011 @ 20:20Grande CAPITANO, a Noi ce rimane la nostalgia di Persona VERA… Come ce ne stanno sempre meno, forse non ce ne stanno più…
Ciao a tutti. Odio il 30 maggio, sportivamente ed umanamente. Agostino, sei e resterai sempre nel mio cuore. La prima volta che ho visto piangere mio padre, che 17 anni fa aveva 60 anni, fu quel giorno……eri il suo idolo, ed il mio.
Comment by Massimiliano "Bariggio" — 30 Maggio 2011 @ 22:01