La scaramanzia
La scaramanzia
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“Che guajo! Come cacchio ce se mette,
si se rompe ’no specchio o un gatto nero
ce passa qui davanti, è un cimitero,
tredici venerdì o diciassette.
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L’ombrello aperto in casa è un gufo vero,
passà sotto a ’na scala, annanno a fette,
er viola in scena o tredici forchette,
si casca er sale, tocca stà in penziero”.
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’Sta vita già ce riempie de magoni,
che nun ce se po’ fà ’na malatia,
a crede a tutte ’ste superstizzioni.
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Ché quanto porta jella, mamma mia,
da dasse ’na grattata a li cojoni,
seguì ’gni forma de scaramanzia.
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Stefano Agostino
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“Che guajo! Come cacchio ce se mette,
si se rompe ’no specchio o un gatto nero
ce passa qui davanti, è un cimitero,
tredici venerdì o diciassette. …
Solo un’infinita ignoranza può continuare ad alimentare superstizioni e scaramanzie, come per terrapiattisti e no-vax. Qualunque persona sana di mente e mediamente acculturata sa bene che la scienza spiega i fenomeni fisici e la realtà è determinata dal nostro impegno e dal nostro atteggiamento. Chi crede nella sfiga nega l’esistenza della Divina Provvidenza e della fede in Nostro Signore!
Io non credo al gatto nero (amo i gatti di qualsiasi colore) e a tutte le superstizioni possibili e immaginabili! E se si rompe una specchio ne acquisto uno nuovo!
Buona serata.
Neppure io credo alle superstizioni, da brava razionalista.
E’ un retaggio del passato, di quando la popolazione era prevalentemente analfabeta e complessivamente ignorante. Col progressivo acculturamento si cercano risposte nella scienza. Resta comunque moltissima gente con convinzioni retrograde e illogiche, a volte anche persone teoricamente colte!