Stop
Stop
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E’ un anno che v’ammorbo de sonetti,
v’appallo co st’incroci de quartine,
d’endecasillabbi e de terzine,
scrofe de strofe e verzi de verzetti.
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Pazzienza è ‘na virtù senza confine,
come la vostra che l’avete letti,
e v’ha ‘mpedito de dimme: “La smetti?,
quann’è che sta giostrina cià ‘na fine?
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Ma la reartà nun usa sto riguardo,
e tutta a ‘n tratto me se sbatte in faccia,
quanno pensavo d’èsse er più gajardo.
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Perciò prima de ‘n’artra figuraccia,
ve chiedo scusa a tutti pe ‘r ritardo,
e co ste rime faccio carta straccia!
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Stefano Agostino
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…e perchè mai?! E’ un peccato stoppare le passioni! Un abbraccio
Comment by Daniele Sololupo — 26 Maggio 2010 @ 08:31Bongiorno a Ste’. Mo che me tòcca de legge? Che t’aritiri? Perché? Forze quarcuno t’ha offeso? Aoh, facce capi’. Come vedi, ‘gni matina pe prima cosa opro er PC e cerco subbito le rima tue. De certo come me lo fanno puro l’antri amici. Sei diventato e aresti l’unico punto d’incontro, pe’ pote’ di’ n’opinione ‘n libertà. E daje, nun fa’ scherzi. Aripensece.
Comment by 'svardo — 26 Maggio 2010 @ 08:36Sto sonetto me pare proprio na mourinhata
Comment by Laio — 26 Maggio 2010 @ 08:45Stefano…per colpa di qualcuno devi smettere di esercitare una tua passione??? Non scherzare e continua a sfornare sonetti come sai fare solo tu. Non devi dimostrare niente a nessuno, tu sei così poetico che sarebbe un peccato non leggerti più. Le passioni vanno coltivate a prescindere da tutto e tutti ed è giusto che tu continui a scrivere per te stesso e anche per la gioia di tutti i tuoi fans…
Comment by Adriano — 26 Maggio 2010 @ 08:54Con affetto e simpatia da uno dei tuoi ammiratori.
Consiglio da AMICO che ti vuole un gran bene!
Che succede??? Inutile nn so leggere i segnali stradali, quindi ho bisogno di capire, ma se per sbaglio ho capito…nn ci devi nemmeno provare o saranno guai seri per TE…nn ci provare ad abbandonarci, nn si fanno questi scherzi NOI AMIAMO I TUOI SONETTI.
Comment by Federica_Perla — 26 Maggio 2010 @ 09:59Leggere questa notizia è uno dei modi peggiori per iniziare la giornata. Ho avuto il piacere di conoscerti di persona, sicuramente non a fondo, e ti reputo una bella persona piena di pregi…(e difetti come tutti del resto). Sono sicuro che questa tua scelta, sicuramente dolorosa, l’hai ponderata bene e avrà validi motivi. Non mi sembra però un motivo valido quello di non rallegrarci più con le tue strofe, di non allietarci più con i tuoi sonetti, sia sulla Roma che sulla vita di tutti i giorni. Guarda quanti amici hai, guarda quanti contatti ha il sito e la pagina di Roma in Rima, guarda e pensa a quanta gente ti vuole bene, a te e al poeta che è in te. Io, personalmente, ti ringrazio per quanto hai dedicato alla tua passione e di conseguenza hai dedicato a noi che di questa passione, oltre che apprezzarla, ne prendevamo spunto per discussioni interessanti anche su tematiche difficili.
Comment by Massimiliano "Bariggio" — 26 Maggio 2010 @ 10:08Non ti chiedo di ripensarci, sarebbe una violazione sulla tua scelta. Noi saremo sempre qui, e ti aspetteremo qualora cambiassi idea.
Ciao
Massimiliano
Ogni decisione è rispettabile Stefano. A patto però che sia totalmente propria, non indotta o influenzata da altri. Sai bene in quanti ti apprezziamo e quanto ci dispiacerebbe non leggerti più, ma la scelta è e resta comunque solo tua!
Comment by Silvio — 26 Maggio 2010 @ 10:10Buongiorno a tutti. Mi dispiace per questa situazione, concordo col pensiero di Silvio e Max. Oggi vado a Trigoria, c’è un appuntamento da non mancare per chi come noi e voi coltiva passioni antiche e non da calcio moderno. Cercate di non mancare, anche tu caro Stefano, magari parliamo un po’…. Daje Roma Daje !
Comment by roberto genesis — 26 Maggio 2010 @ 10:17Beh anche IO mi unisco al coro degli amici che vorrebbero che Stefano ci ripensasse. Per me, ciascun sonetto ha finora costituito una fonte di illuminazione e una ventata di aria fresca, nell’ambiente stantio e tetro dell’ufficio!!Semmai potremmo organizzare dei meeting poetici insieme… 🙂
Comment by Francesca Principessa — 26 Maggio 2010 @ 11:00Nel ringraziare di cuore, veramente di cuore, tutti voi credo sia corretto da parte mia spiegarvi succintamente la situazione. Ieri ho avuto occasione di confrontarmi con chi ha fatto delle rime in romanesco la propria professione, di chi si potrebbe dire che campa a suon di poesie e sonetti del Trilussa o del Belli. L’occasione, sicuramente edificante, mi ha comunque portato ha operare un confronto. Ecco, per fare un parallelo calcistico, ieri mi sono sentito il Chievo di turno che va a giocarsi una partita importantissima contro i grandi club europei. Come può terminare una gara di questo tipo? Ovviamente e giustamente con un sette a zero. Stavolta non c’è stato nessun gol della bandiera di De Rossi, a fare da controaltare allo stra-potere del Manchester. Fuori dalla metafora, la delusione che provo oggi è quella di chi, svegliato di soprassalto, ha preso coscienza dei propri limiti, che presuntuosamente credeva di non avere, che gli hanno rivelato una realtà difficile da accettare: di non essere un sonettaro apprendista, ma nemmeno la sua più lontana controfigura. Da qui questo sonetto-sfogo che avete appena letto. Un abbraccio grande ad ognuno di voi e grazie per esserci e starmi vicino. Di cuore. Stefano
Comment by Stefano — 26 Maggio 2010 @ 11:56Nessuno nasce “imparato”, diceva sempre mia nonna. E’ dal confronto con chi è migliore di noi che dobbiamo prendere le cose, gli spunti e l’inventiva che pensiamo ci manchi. Noi ti vogliamo bene comunque, anche se “metricamente” o “endecasillabamente” non sei il “genio” del sonetto. A noi vai benissimo così……poi….il resto…..sono chiacchiere.
Comment by Massimiliano "Bariggio" — 26 Maggio 2010 @ 12:01In bocca al lupo per tutto Stefano…
Caro Stefano, il sommo Dante nel suo viaggio si è fatto accompagnare dal piu’ grande poeta dell’antichita’, cioè Virgilio. E’giusto avere dei punti di riferimento nella nostra vita ed è normale che i tuoi siano G.G. Belli e Trilussa, i piu’ grandi poeti Romaneschi che a loro volta avranno avuto altri punti di riferimento in questo grande universo della vita. L’importante è metterci qualcosa di tuo e tu hai dimostrato di avere cuore e anima. Vai avanti per la tua strada !
Comment by roberto genesis — 26 Maggio 2010 @ 12:24Ma di cosa parli caro poeta?
Dell’esser forse indegno de la rima?
L’alpinista non parte da la cima
Ma ‘r monte scala p’arriva’ a meta!
E poi se posso datte un consiglio,
nun se scrive pe’ raggiunge la gloria,
forse er fiorentino che fe’ la storia
pensava d’esse ‘n dì vanto der giglio?
No,nun lo sapeva,scrisse p’amore!
pe’ tira’ fori quer che dentro c’era
e mette d’accordo er verso co’r core!
Per cui prima ch’aritorni la sera
la penna ar fojo ridia colore
nun aresta la passione …che è vera!
Ps. Se avessi dovuto paragonare il mio ai tuoi…questo sonetto non l’avrei mai scritto! Sempre Forza Passione (o Roma..tant’è uguale!)
Comment by Daniele Sololupo — 26 Maggio 2010 @ 12:48Sicuramente non sono un esperta, non so giudicare come solo un grande critico o un esperto letterario sa fare…ma nel mio piccolo una cosa la so anch’io. Quando si scrive, qualsiasi genere, bisogna saper trasmettere EMOZIONI, e tu caro Stefano lo sai fare e anche molto bene. Quindi ti prego non smettere di “emozionarci”.
Comment by Federica_Perla — 26 Maggio 2010 @ 13:17Grande Sindaco, è bellissimo perchè, soprattutto, viene dal cuore.
Comment by Massimiliano "Bariggio" — 26 Maggio 2010 @ 15:02Ciao Stefano, mi spiace per questa tua decisione. A volte e’ difficile confrontarsi con gli altri, lo so per esperienza, pero’ quello che conta e’ fare quello che facciamo per passione, quella che ci hai trasmesso in tutti questi anni e che ci manchera’!
Comment by Prometex — 26 Maggio 2010 @ 15:29Sarve e bonpomeriggio. Ah Ste’, aritorno sopre l’argomento. Quarche vorta m’hai strappato l’estro de mette giù du’ rime. Me ce so’ dovertito senza pretese. Ho letto della manifestazione de ieri i l’antro ieri e stamatina, quanno ho letto er sonetto ho capito subbito che c’avevi partecipato. De certo, quale estimatore de la poesia che tu sei, hai fatto er paragone, ma hai sbajato, perché come se dice: “l’erba der vicino è sempre plù verde”. Presempio, pija er nostro sinnaco: j’hai fatto vei’ l’estro de spronate in rima; e questo succede perché a forza de legge li sonetti tua, ce vie’ guasi spontaneo de associa’ le parole in rima. Daje, già aspetto de legge’ quello de domatina.
Comment by 'svardo — 26 Maggio 2010 @ 15:47Allora la Roma, la Juve e il Milan dovrebbero ritirarsi dal calcio perchè tutt’e tre “zero tituli”?
Comment by Laio — 26 Maggio 2010 @ 16:16Laio, se due su tre si ritirassero per “zeru tituli”, non sarebbe malissimo. Sindaco il tuo sonetto è il più bello che ho letto. Ragazzi grazie a tutti davvero. Siete unici
Comment by Stefano — 26 Maggio 2010 @ 16:21A parte che vorrei tanto sape’ chi e’ sto manchester…allora a maggior ragione io vorrei che tu SIA COME LA NOSTRA AMATA ROMA,(e noi tutti sappiamo che caratura di complimento e’!)La Roma se ne frega dei 7a1,dello strapotere delle grandi,perche’ la ROMA e’ una Grande!La Roma si rialza e lotta fino alla fine e SE LA GIOCA CON TUTTI!Dei suoi limiti se ne frega perche’NESSUNO,puo’ permettersi di porgliene,tranne loro stessi. LA ROMA e’un orgoglio e una passione, …e a differenza di tante altre squadre ha la SUA GENTE CHE LA SOSTERRA’ SEMPRE.Un abbraccio.
Comment by ciumachella73 — 26 Maggio 2010 @ 16:44MA CHE STAI A SCHERZA’? NO DICO, STAI A SCHERZA’! NO PERCHE’ SE STAI A SCHERZA’… AH, MBEH… STAI A SCHERZA’, VEEEERO? Mo chiamo l’Ordine dei Sonettisti… dei Sonettari… dei… ao’ come se dice? Ma che mo davero davero ciai bisogno della patente? A NOI NUN CE FREGA DELL’ARTRI, PE NOI TE SEI L’IMPERATORE DEI SONETTI!!! Io invece SONE…gato, :D! CIAO, e nun ce prova’…
Comment by luis60 — 26 Maggio 2010 @ 18:09Cero Stefano ma come ti viene in mente di dire che smetti di mettere in rima i tuoi pensieri, le tue passioni, tutto quello che c’è di bello (la ROMA) e anche quello che non è poi tanto bello! Io ti ammiro tantissimo, per i pensieri che esprimi e che suscitano emozioni, pertanto, ti prego continua a scrivere versi, non ci abbandonare! Ti abbraccio, ciao
Comment by letizia — 26 Maggio 2010 @ 19:25Voglio aggiungere un’altra cosa: mi fa anche molto piacere leggere i commenti che seguono il sonetto, mi fa sentire in compagnia di fratelli romani e romanisti, e questa cosa mi piace tanto.
Comment by letizia — 26 Maggio 2010 @ 19:34ok, Stefano… pausa, se ce n’hai bisogno… mo se Carducci se faceva pia’ dallo sconforto dopo aver letto Leopardi… lo sai che sono architetto… stasera c’era Renzo Piano che inaugurava l’ennesimo capolavoro… stavolta a Londra… e daje, e che mo smetto de fa sto mestiere? A ognuno la propria dimensione, poi chissà… ma Te sei veramente GRANDE!!! La copia de RomainRima sta sul mio comodino e io me centellino i Tuoi, de capolavori! In attesa de quelli futuri!!! CIAO e SFR!!!
Comment by Luis — 26 Maggio 2010 @ 22:37p.s. Ma che è n’artro de li tagli della Manovra Governativa contro la crisi, :D? E daje, tojeteme tutto ma non li Sonetti de Stefano! Mo vado de corsa a rileggeme la raccolta… Bonanotte!
Comment by Luis — 26 Maggio 2010 @ 22:41mahhh no entro nel merito però io i sonetti nun l’avevo mai seguiti nè aprezato fino a quando te ho letto anche se no sò un esperto della materia, ho sempre letto alcune volte no le capivo altre no condividevo però de una cosa sò sicuro HO SEMPRE APREZATO mi sò anche emozionato per cui se sei capace de tanto IO TE DEVO SOLO DIRE GRAZIE,e nei giorni ignoranti de oggi le tue perle sò sagezza,GRAZIE ANCORA STEFANO DE CORE.
Comment by PEDRO — 27 Maggio 2010 @ 00:03no provo a fare la rima perchè no sò capace e poi dopo averti letto sò più triste,no solo pè il punto de racolta delli ”AMICI”,ma perchè chi dà merita sempre e tu mi hai datto.
Comment by PEDRO — 27 Maggio 2010 @ 00:05SEMPRE FORZA STEFANO
Ragazzi mi avete commosso. E’ esclusivamente grazie al vostro sostegno e ai vostri messaggi che ho deciso di ripartire. Chissenefrega di non essere Trilussa. Chissenemporta di non essere Belli. E’ bello essere Stefano Agostino ed è bello avere tanti veri amici come voi. Grazie di cuore a tutti. Vi voglio bene.
Comment by Stefano — 27 Maggio 2010 @ 07:39Stefano, ti ho conosciuto nell’età dell’infanzia e già eri speciale. Ti ho ritrovato uomo e ti sto nuovamente conoscendo attraverso i tuoi sonetti che hanno confermato e rafforzato la stima ed il rispetto che provo nei tuoi riguardi. Hai sempre avuto quel qualcosa in più che porta tutti noi a distinguerti tra tanti. Come ha giustamente scritto un tuo fan, rispetto la tua scelta ringraziandoti per tutte le volte che -leggendoti- mi hai rammentato di quanto preziosa ed incantevole sia la nostra Roma -Città e Squadra-.
Comment by Maria Carla — 27 Maggio 2010 @ 17:21Un forte abbraccio.