Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Nuova edizione,Romanamente

2 Settembre 2021

Li piccioni

Li piccioni

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Nun me ne voja er monno animalista,

la lega a protezzione de l’ucelli,

ché qui ce l’ho sortanto contro quelli,

che fanno Roma tera de conquista.

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Ché ce lo so, saranno pure belli

e anche fotoggenici in rivista,

ma p’er romano e chi nun è turista,

c’è poco da cantaje li stornelli.

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Appollaiati in pizzo a cornicioni,

voleno bassi, pe atterà in piazza,

beccanno briciolette e molliconi.

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Solo che viè da estingueje la razza,

quanno che ’sta calata de piccioni,

quer ch’ha magnato poi lo scacarazza.

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Stefano Agostino

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  1. Nun me ne voja er monno animalista,
    la lega a protezzione de l’ucelli,
    ché qui ce l’ho sortanto contro quelli,
    che fanno Roma tera de conquista. …

    Comment by Stefano — 2 Settembre 2021 @ 03:09
  2. I piccioni sono presenti in massa in tutte le città del mondo, non solo a Roma, anzi qui da noi negli ultimi anni si è moltiplicata la presenza dei gabbiani che sono molto più grandi e molesti!

    Comment by Silvio — 2 Settembre 2021 @ 09:30
  3. I piccioni hanno preso possesso della mia terrazza e tutti i giorni devo fare i salti mortali per cacciarli! Sono diventati veramente invadenti, li caccio via e dopo un po’ rieccoli, purtroppo!
    Buona Giornata.

    Comment by letizia — 2 Settembre 2021 @ 10:37

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