La tirchieria
La tirchieria
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Che vita grama quella de l’avari,
ch’er grano se lo tengheno in saccoccia,
si c’è ’na cosa ar monno che me scoccia,
è rapportamme a tirchi planetari.
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Ma dico, e me ce spremo la capoccia,
sbajato sciampagnà, qui semo chiari,
ma peggio più nisconne li denari,
fin quann’er materasso l’accartoccia.
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Ché fa piacere a tutti stà tranquilli,
avecce un gruzzoletto da riparo,
p’er tempo de li tordi e de li grilli.
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Ma artro poi è vive da purciaro,
rinunce e stenti, purché l’oro brilli,
gioia d’eredi e der cassamortaro.
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Stefano Agostino
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Che vita grama quella de l’avari,
Comment by Stefano — 21 Luglio 2021 @ 04:34ch’er grano se lo tengheno in saccoccia,
si c’è ’na cosa ar monno che me scoccia,
è rapportamme a tirchi planetari. …
La vita del “purciaro” manca di gioia, somiglia a quella di un tossicodipendente che vive con l’ansia di non poter soddisfare il proprio bisogno, è una vita di soggezione e di schiavitù. E’ un grave disagio psicologico che colpisce chi considera il denaro un fine ultimo piuttosto che un mezzo per migliorare l’esistenza nostra e dei nostri cari
Comment by Silvio — 21 Luglio 2021 @ 09:49Il tirchio è la specie peggiore del genere umano, è un avido di denaro e ne è uno schiavo!
Comment by letizia — 21 Luglio 2021 @ 12:00L’unico tirchio simpatico è zio paperone!
Buona giornata.