Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

Frammenti di Roma,I sonetti romani,Nuova edizione

19 Maggio 2021

L’Ara Pacis

L’Ara Pacis

***

Che pena l’Ara Pacis, quella d’oggi:

dipinta e ripittata tutta bianca,

er bello è che l’ha fatta pure franca,

er genio che j’ha dato mό ’st’alloggi.

***

Si lassavamo li quatrini in banca,

invece de sprecalli co ’st’appoggi,

restava l’Ara Pacis, senza sloggi,

sarva la capra sott’a quela panca.

***

E penzo da quaggiù, vedé ’sto scempio,

come la prennerebbe er bon Augusto,

si risorgesse mó, tanto presempio.

***

Rischianno un coccolone p’er disgusto,

a chi j’ha rovinato tutt’er tempio,

lo ’mpalerebbe lì … ner posto giusto.

***

Stefano Agostino

_________________________

***

  1. Che pena l’Ara Pacis, quella d’oggi:
    dipinta e ripittata tutta bianca,
    er bello è che l’ha fatta pure franca,
    er genio che j’ha dato mό ’st’alloggi.

    Comment by Stefano — 19 Maggio 2021 @ 04:48
  2. A me non dispiace la struttura a copertura del monumento. Cambierei solo il colore: riterrei più adeguato un rosso mattone, che è quello prevalente nel centro storico.

    Comment by Silvio — 19 Maggio 2021 @ 09:35
  3. L’Ara Pacis dipinta di bianco sembra un ospedaletto! Ma di chi è stata questa idea “brillante”?
    Buona Giornata.

    Comment by letizia — 19 Maggio 2021 @ 10:52

Leave a comment

RSS feed for comments on this post. TrackBack URL