Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Nuova edizione,Romanamente

18 Febbraio 2021

Er teledipennente

Er teledipennente

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Seduto apportronato sur divano,

come li Re che sudditi nun ciànno,

ma cor potere in quer telecomanno,

che ’mpugni forte e stretto ne le mano.

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Schiacci li tasti e sbraiti de rimanno,

si te se ’nceppa er dito p’annà piano,

ché vòi vedé ’gni cosa e, da surtano,

tra li canali zompi sartellanno.

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Questo nun fa pe te, nun t’appassiona,

l’artro nun pare male, ma t’annoia,

cambi programma e l’occhio t’abbandona.

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Così t’addormi co ’sta paranoia,

senza avé visto gnente e in portrona,

sogni tutta la serie: “Mai ’na gioia”.

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Stefano Agostino

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  1. Seduto apportronato sur divano,
    come li Re che sudditi nun ciànno,
    ma cor potere in quer telecomanno,
    che ’mpugni forte e stretto ne le mano.

    Comment by Stefano — 18 Febbraio 2021 @ 05:46
  2. Sul pensiero del giorno.
    Un Governo come questo non può piacere a nessuno, è evidente. Il momento è tuttavia drammaticamente critico: andare legittimamente al voto avrebbe significato non avere il tempo materiale di preparare un piano di emergenza da presentare all’UE per utilizzare i fondi europei, denari senza i quali fallirebbe l’Italia e tutti noi. Se sospendere la democrazia è il prezzo da pagare per salvare il Paese perché i nostri figli abbiano una speranza di futuro, beh io canterei in diretta tv a reti unificate anche l’inno della Lazio pur di proteggere i miei figli.

    Comment by Silvio — 18 Febbraio 2021 @ 10:04
  3. ….. quindi siamo di nuovo a, “A mali estremi, estremi rimedi!” ?

    Comment by romano cb — 18 Febbraio 2021 @ 14:37
  4. Questa storia finirà solo quando “quelli” che ci sono dietro avranno raggiunto tutti il loro sporco obbiettivo.
    Buon pomeriggio.

    Comment by letizia — 18 Febbraio 2021 @ 16:36

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