Er vaccino de noantri
Er vaccino de noantri
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Nun vorebbe sembrà iriverente,
ma pe noantri a Roma c’è un vaccino,
se fa piggianno l’uva e dentr’a un tino,
va messo a fermentà … poi lentamente …
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… s’aspetta er tempo che diventi vino,
de contro-indicazzioni nun cià gnente,
s’assume senza er medico presente,
de giorno, sera, notte e anche matino.
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Nun se siringa, ma pe via orale,
er minimo de dose, co richiamo,
è de un bicchiere, mejo si boccale.
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Apostrofo tra ‘na bottija e un t’amo,
bianco, rosato o rosso, caccia er male,
er primo a vaccinasse fu Adamo.
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Stefano Agostino
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Nun vorebbe sembrà iriverente,
ma pe noantri a Roma c’è un vaccino,
se fa piggiannol’uva e dentr’a un tino,
va messo a fermentà … poi lentamente …
Il vino, nettare degli dei e rifugio degli uomini, buono per festeggiare, per dimenticare, per rilassarsi, per perdere la paura o la vergogna, per ridere in compagnia tra amici, per consacrarlo nel sangue del Redentore!
Lo straordinario film del 1995 “Il profumo del mosto selvatico” narra con pregevole enfasi emotiva il prezioso significato del vigneto per l’uomo.
Sono versi fantastici! Io sono astemia, ma, se sarò costretta a fare il vaccino, mi ubriacherò! Il vaccino lo rifiuto, chissà che schifezza hanno creato.
Buona serata.
E’ tra i regali più graditi che il Creato ha fatto all’umanità, come il caffè, il cacao e altri squisiti alimenti. Il vino, simbolo di condivisione e di festa, è anche stato anche il protagonista del primo miracolo di Nostro Signore
Il SONETTO è meravigioso e anche il commento di Sivio è fantastico e
non serve aggiungere altro, solo che mi perdo quacosa di divino perchè io purtroppo sono astemia. Saute e
Buona Giornata.