Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

16 Giugno 2020

Ricarcolo de la fine der monno

Ricarcolo de la fine der monno

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Seconno certi carcoli arifatti,

sur calennario Maya, più a fonno,

p’er giorno esatto de fine der monno,

ce semo guasi … ché mancheno, infatti, …

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… sei giorni, cinque ore e un seconno,

noantri a penzà ar virus cià distratti,

mentre li Maya, da millenni fatti,

segnaveno quann’era er finimonno.

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Che ciarimane mó? ‘Na settimana,

poi smonteno baracche e burattini,

ar circo de ‘sta Tera poco sana.

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Chissà quant’artre fini e artri destini

faranno dì, passata ‘sta buriana,

ar calennario Maya a ché indovini.

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Stefano Agostino

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  1. Seconno certi carcoli arifatti,
    sur calennario Maya, più a fonno,
    p’er giorno esatto de fine der monno,
    ce semo guasi … ché mancheno, infatti, …

    Comment by Stefano — 16 Giugno 2020 @ 05:46
  2. I Maya avevano una finissima conoscenza astronomica, matematica e fisica, ma anche di medicina, architettura, urbanistica e agricoltura. Il calendario maya era il risultato di un sistema di calcolo molto avanzato su cicli lunari, eclissi e movimenti dei pianeti. Delle civiltà estinte è forse la più recente, scomparsa infatti solo alla fine del XVII secolo per mano dei conquistadores spagnoli.
    Il loro calcolo sulla fine del mondo mi ricorda gli scienziati che giocano a fare Dio!

    Comment by Silvio — 16 Giugno 2020 @ 12:04
  3. Ma veramente, secondo i Maya, la fine del mondo doveva essere già avvenuta qualche anno fa. Penso che solo l’Onnipotente sa quando verrà la fine del mondo! Ma i maya la loro estinzione l’avevano prevista?
    Buona giornata.

    Comment by letizia — 16 Giugno 2020 @ 13:33

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