Pe l’amaro in bocca
Pe l’amaro in bocca
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Pure che nun ce penzi, a vorte provi,
come ‘na cosa che morde e arintocca,
che se presenta, quanno l’ora scocca,
dovunque sei, a accenne spine e rovi.
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Anche fronte a un soriso che trabbocca,
abbasta un quid, quarcosa che lo covi,
che ariva tutt’a un botto e t’aritrovi,
er senzo vero de l’amaro in bocca.
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Nu’ je permette tu libbero accesso
e come sentinella stacce attento,
quanno che viè, ma senza avé er permesso.
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Mannalo via, a perdese ner vento,
quer coso brutto, fàllo pe te stesso,
lo fai ‘na vorta? Riesci in artre cento.
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Stefano Agostino
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Pure che nun ce penzi, a vorte provi,
Comment by Stefano — 24 Maggio 2019 @ 04:42come ‘na cosa che morde e arintocca,
che se presenta, quanno l’ora scocca,
dovunque sei, a accenne spine e rovi. …
E’ l’insoddisfazione a generare quel nonsochè come una specie di disagio rintanato nel profondo, che è sempre in agguato per aggredirci e trasformare una giornata di sole in una giornata grigia. E quando ti assale non è facile reagire! ma bisogna farlo!!!
Comment by letizia — 24 Maggio 2019 @ 10:33Buona Giornata
Il più delle volte è assolutamente insalubre, malsano e autolesionista rimuginare troppo sulle cose, accartocciarsi su se stessi, contorcersi nei labirinti delle elucubrazioni. Un atteggiamento saggio dovrebbe, al contrario, farci volare alto, tendere ad una serena bonarietà, a quella che i padri della Chiesa chiamano “letizia cristiana”.
Comment by Silvio — 24 Maggio 2019 @ 11:06Poesia giusta ar momento giusto! …..e si, perché
Comment by romano cb — 24 Maggio 2019 @ 17:23Sta’ Roma ……. de sto’ sor Pallotta
ci ha lasciato a tutti…………………..
co’ l’amaro in bocca !!.