Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

21 Marzo 2010

La primavera

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primavera

La primavera

***

Ariva de soppiatto e ‘n’ te n’accorgi,

e in un momento l’arberi pittura,

dar griggio spento de corteccia dura,

je passa er verde, lucido, che scorgi.

***

E s’addorcisce la temperatura,

si presti orecchio e si l’occhio je porgi,

t’affacci, basta solo che te sporgi,

e ‘n’esplosione a fiori la Natura.

***

La prima pennellata vie’ de Marzo,

ma è Aprile che dipinge er paesaggio,

tingendo er panorama prima scarzo.

***

Le rondini sussurreno ch’è Maggio,

la frutta riempe tavole de sfarzo,

er Sole dona a Giugno er mejo raggio.

***

Stefano Agostino

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  1. Ieri è stato il compleanno di mia mamma…ma della Primavera vera ANCORA NESSUNA TRACCIA EVIDENTE.

    Comment by Principessa — 22 Marzo 2010 @ 11:05
  2. Stefano, è bellissima. Mentre la leggo riesco a sentire il calore, a vedere i colori e a sentire i profumi della primavera. Mi piace l’ultimo versetto, forse sarò di parte visto che io sono di giugno.
    Fede

    Comment by Federica_Perla — 22 Marzo 2010 @ 12:14
  3. La primavera entrata ieri, bisogna attendere qualche giorno prima che arrivi… leggendo questa poesia, riesco ad immaginarla!!!

    Comment by Alessandra — 22 Marzo 2010 @ 15:15

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