Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Tempi d'oggi

6 Giugno 2017

Baciamo le mani

Baciamo le mani

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Me pare giusto, si sta tanto male,

che metti pò morì da un anno a l’artro,

famolo uscì dar carcere, perartro,

lì nun se pò curà, certo è normale.

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Der resto si è taluno o si talartro,

che conta si è assassino occasionale,

o capo-mafia, peggio criminale,

“Capaci” e “Via D’Amelio” è lui lo “scaltro”.

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Paese ch’è ben più de Purcinella

‘na morte dignitosa a Totò Riina,

che pò così usci da quela cella.

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Fasse curà co quarche medicina,

pe fà felice chi ce se affratella,

“bacia le mani” e ar boss ancor se ‘nchina.

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Stefano Agostino

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  1. Me pare giusto, si sta tanto male,
    che metti pò morì da un anno a l’artro,
    famolo uscì dar carcere, peraltro,
    lì nun se pò curà, certo è normale. … (continua)

    Comment by Stefano — 6 Giugno 2017 @ 08:16
  2. Beh, poveraccio sta male! e tutti i morti che ha sulla coscienza? ne vogliamo parlare!? Queste sono le cose all’italiana: c’è ancora chi a questo gli bacia le mani lorde di sangue!
    Buona giornata.

    Comment by letizia — 6 Giugno 2017 @ 09:43
  3. Merita la stessa dignità che lui ha riconosciuto agli altri quando ha spezzato vite innocenti, dilaniato famiglie, strappato per sempre padri a figli. Nessuna, nessunissima ombra di pietà!

    Comment by Silvio — 6 Giugno 2017 @ 10:20
  4. NOOOO!!!! Ha da mori’ li, ner carcere, e ner modo piùà duro. Deve soffri’ fino all’urtimo sospiro, pensanno a tutto er male ch’ha fastto e provocato. Ha da servi’ d’esempio a tutti l’artri criminali. Potrebbe pure capita’ che, ‘n punto de morte rivela i nomi de tutti i mandanti tra quellic he so’ stati e stanno ar governo. CREPA!

    Comment by 'svardo AsR'29 — 6 Giugno 2017 @ 14:39

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