Che fine ha fatto er congiuntivo?
Che fine ha fatto er congiuntivo?
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Vojo parlà de un modo trapassato,
remoto ner presente e indicativo,
passato già da qui: er congiuntivo.
Non è infinito e cià futuro ingrato.
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Condizzionale a ‘gni artro sostantivo,
de un anteriore e participio stato,
ormai imperfetto, nun viè manco usato
pe fà un gerundio in tono imperativo.
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Credevo fusse malatia de l’occhio,
come p’er naso esiste la rinite,
o de la lavannara e er suo ginocchio.
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Invece de ‘na spece de borzite,
è pure peggio e viè un ber pastrocchio,
si er congiuntivo va in congiuntivite!
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Stefano Agostino
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In Italia ormai la lingua italiana è in disuso! Sui cosiddetti social si leggono degli strafalcioni incredibili! I nostri grandi scrittori si stanno rivoltando nella tomba!
Comment by letizia — 15 Dicembre 2016 @ 09:04Buona Giornata!
Aoh, nun so si ve ne sete accorti, ma so’ stato assente, pe guasti tecnici, pe diverzi giorni. Forze stavate mejo, ma so’ tornato.
Comment by 'svardo AsR'29 — 15 Dicembre 2016 @ 16:30Questo sonetto è geniale, applausi e chapeau!
Comment by Pablo BigHorn — 16 Dicembre 2016 @ 11:05Per il congiuntivo, credo che il suo misuso sia dovuto in parte alla scuola: molto tempo fa, chi non sapeva scrivere correttamente un tema, oppure ignorava le regole elementari della grammatica, veniva bocciato o rimandato. Quindi eravamo costretti ad imparare l’uso di questo benedetto congiuntivo. Oggi non più, e i risultati li vedo in primis con i miei figli. Aggiungiamoci la fraseologia contratta e a dir poco primitiva di sms, WA, instagram ecc.ecc. e la frittata è fatta.
Per carità, ci sono problemi più gravi, eppure…
Vojo parlà de un modo trapassato,
Comment by Stefano — 20 Maggio 2020 @ 00:18remoto ner presente e indicativo,
passato già da qui: er congiuntivo.
Non è infinito e cià futuro ingrato.
Eh caro Stefano, la “congiuntivite” purtroppo non ha colpito solo il congiuntivo, ma ogni forma espressiva della lingua italiana. Per un purista come me è fastidioso veder storpiare, specie nella messaggistica da smartphone, punteggiatura, sostantivi e verbi: l’esigenza di sintesi è la giustificazione…
Comment by Silvio — 20 Maggio 2020 @ 09:46Dove però è imperdonabile quest’ignoranza pazzesca è nell’espressione orale o scritta della gente comune. Nelle forme verbali usate scorrettamente, nello scarsissimo vocabolario utilizzato, nella confusionaria costruzione del periodo. Insomma mancano le basi elementari della grammatica e dell’analisi logica.
E’ un peccato che solo una minoranza tramandi alle future generazioni una delle lingue più belle e più ricche del mondo!
Stefano e Silvio avete ragione: l’ITALIANO in ITALIA è una lingua in disuso! Leggiamo errori grossolani che nulla hanno a che fare con la nostra bella lingua. E’ una vergogna, siamo proprio diventati un popolo di ignoranti!
Comment by letizia — 20 Maggio 2020 @ 11:24Buona Giornata.
Siamo in mano al consumismo di massa che automaticamente non rende piu’ necessaria la cultura, la ricercatezza, e la qualità alla quale tenevamo tanto…………ed e’ chiamato ….progresso!
Comment by romano cb — 20 Maggio 2020 @ 14:38L’attuale dilagante ignoranza è figlia della mancata lettura di libri ma soprattutto della scrittura di post social sempre più abbreviata e storpiata, senza più punteggiatura né grammatica. In sostanza il linguaggio social rappresenta il funerale del lessico corretto, l’imbarbarimento della nostra splendida lingua neolatina che si era andata arricchendo e raffinando nei secoli
Comment by Silvio — 3 Giugno 2024 @ 09:42E’ una vergogna per come si sta imbarbarendo la nostra bella lingua italiana: gli scrittori e i poeti si staranno rigirando nella tomba per il modo orrendo di parlare e scrivere così scorrettamente! Peccato!
Comment by letizia — 4 Giugno 2024 @ 12:20