Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

25 Gennaio 2010

La noia

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noia

La  noia

 

Certo che st’omo è strano e manco poco,

qualunque cosa fa, presto s’annoja,

ma dico io, co’ ‘n pizzico de voja,

tutto potrebbe diventa’ ‘n ber gioco.

 

Nun dico ch’è sempre fonte de gioia,

sta vita, coi suoi bei giorni de fòco,

ma solo che, e p’urlallo resto roco,

nun se po’ vive solo in paranoia.

 

Azziona er cervelletto e daje bènza,

vedrai che riuscirai come d’encanto,

a scaccia’ via la noja all’occorenza.

 

Nun so’ ‘n filosofo, né me ne vanto,

ma vojo ditte: “Sfrutta l’evenienza,

prima de falla diventa’ rimpianto.

 

 

Stefano Agostino

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  1. Fantastico Stefano, cogli sempre nel segno! La noia è un lusso per soli ricchi, per gente che non comprende il valore del tempo e della vita stessa, così distratta da non accorgersi dei restanti tre quarti dell’umanità, per i quali annoiarsi sarebbe un privilegio inimmaginabile!

    Comment by Silvio — 25 Gennaio 2010 @ 09:34
  2. Bellissimo Stefano. La vita è una cosa MERAVIGLIOSA, e nn è una frase fatta. Io nn mi annoio, nn ho tempo, vivo ogni attimo della mia (modestissima)vita cercando di dare il massimo. E penso che il trucco sia quello di sapersi, ANCHE accontentare. Baci

    Comment by Federica_Perla — 25 Gennaio 2010 @ 10:59
  3. Grande Stefano, io stamperei questo sonetto attaccandolo alle porte di ingresso di tutte le scuole “di ogni ordine e grado”, manco fossi Martin Lutero.
    I giovani e giovanissimi oggi si annoiano, lo studio non appassiona e la vita nemmeno, è tutto troppo scontato e facile.
    Il risultato è sempre lo stesso: coca e sballo, per riempire di false emozioni un cervello senza benza.

    Comment by Paolo Grandecorno — 31 Gennaio 2010 @ 13:15

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