Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

14 Gennaio 2010

Er tèremoto

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terremoto

Er  tèremoto

***

Come dev’esse a ‘n tratto perde tutto,

vede’ crolla’ li muri e le speranze,

quer rombo fino a ‘ndentro a tetti e stanze,

nun ce riesco a pensa’, pe’ quant’è brutto.

***

E nun ce so’ bandiere, nè distanze,

quanno la Tèra trema e porta lutto,

che tutto ‘ntorno è ‘nnato distrutto,

nun ce so’ popoli, omini o usanze.

***

Vede’ vite fini’ ‘n pezzi e macerie,

me fa’ veni’ a la mente sto penziero:

so’ queste qui, cacchio, le cose serie.

***

No le lagnanze mie che vedo nero,

si ho da sgobba’ e nun posso anna’ n ferie,

e si me dico “stronzo”, dico er vero!

***

Stefano Agostino

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  1. Bellissimo sonetto. E’ spaventoso, un terremoto devastante, una serie di scosse e in pochi minuti, cambia per sempre la vita, di tantissime persone. La natura nn perdona…noi dovremmo imparare a farlo più spesso e imparare anche, che nn tutto è dovuto.
    Baci.

    Comment by Federica_Perla — 14 Gennaio 2010 @ 10:06
  2. Bellissimo sonetto Stefano: hai ragione, spesso ci lamentiamo per delle sciocchezze, ma queste sono le cose terrificanti che ci dovrebbero far apprezzare quello che abbiamo, anche se non sempre va tutto liscio come vorremmo. Un bacione, ciao.

    Comment by letizia — 14 Gennaio 2010 @ 11:29
  3. Purtroppo piove sempre sul bagnato! Proprio il Paese più povero delle Americhe e senza protezione civile è stato colpito da un sisma devastante. Di fronte a queste catastrofi ridimensioniamo i nostri problemi quotidiani e riflettiamo sul valore della vita, della salute e della dignità della persona.

    Comment by Silvio — 14 Gennaio 2010 @ 11:33
  4. poesia bella ed intesa , piena di calore ed umanità, propria dei romani. ci riportalla realtà, con i piedi a terra e fà capire, se ce ne fosse bisogno, che non siamo nessuno e che siamo solo di pasaggio.
    qualora il genere umano prendesso conoscenza di questo, finirebbero, guerre, invidie,odi e le persone diventerebbero umane.

    Comment by nicola — 14 Gennaio 2010 @ 12:35
  5. Sempre molto puntuale, non esistono bandiere ne distanze….. Atroce.

    Comment by massimiliano Bariggio — 14 Gennaio 2010 @ 12:42
  6. Federica, Silvio, Letizia, Nicola, Bariggio: grazie per la vostra partecipazione. Sono bellissimi tutti i vostri messaggi

    Comment by Stefano — 14 Gennaio 2010 @ 20:31
  7. Ma dov’è Dio fratello mio….? Non può voler questo, non può, se c’è….

    Comment by paolo — 15 Gennaio 2010 @ 20:42
  8. Paolo, sta nella sofferenza della gente, nella solidarietà che tutti dovremmo prestare, nell’umanità che dovrebbe far riscoprire tutti veramente fratelli. Sta lì.

    Comment by Stefano — 16 Gennaio 2010 @ 11:57

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