Er martedì
Er martedì
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Er martedì nun è ‘n granchè speciale,
ar dì che lo precede allunga er passo,
anche si arzasse nun da’ quelo scasso,
sto giorno è lento più o meno uguale.
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‘Na vorta a l’anno se mette all’ingrasso,
ne l’urtimo giorno de Carnevale,
quanno diventa, sì, quasi normale,
pe’ ‘n due de coppe travestisse d’asso.
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Er Martedì a Roma magni er pesce,
l’astice o ‘r tonno, seconno le spese,
poco se bazzica, poco se esce.
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E’ ‘n giorno, er martedì, senza pretese,
l’arte o parti’ o sposasse nun te riesce,
er detto popolare e de paese.
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Stefano Agostino
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Grande Stè, la tua vena è sempre florida, anche di martedì….
Comment by massimiliano Bariggio — 12 Gennaio 2010 @ 10:26Fantasia inesauribile la tua, sia nei temi sia ovviamente nei contenuti dei componimenti. Complimenti, è come inventare un pranzo col frigorifero praticamente vuoto…
Comment by Silvio — 12 Gennaio 2010 @ 11:31Grande Stefano, riesci a rendere speciale anche una cosa anonima come il martedì…nn è ne carne ne pesce…nn è l’inizio nn è la fine e neanche il centro della settimana, però…oggi gioca la MAGICAAAA…un bacio.
Comment by Federica_Perla — 12 Gennaio 2010 @ 11:46Il martedì sera anche io in genere mangio pesce 😛
Comment by Principessa — 12 Gennaio 2010 @ 16:01Bariggio, Silvio, Federica, Principessa: grazie davvero per la vostra fedeltà a questo sito e per la vostra partecipazione con dei commenti che scaldano il cuore. Vi voglio bene.
Comment by Stefano — 12 Gennaio 2010 @ 20:41