Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

10 Novembre 2014

Er cambio de sede

Er cambio de sede

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Ho da lassà la sede ‘ndò lavoro,

cambià palazzo e arquanto me rattrista,

saluto via Ripetta, in bellavista,

rimango in centro, ma un po’ m’addoloro.

***

A ripenzà, e è questo che m’attrista,

a li quattordici anni, un ber tesoro,

che ciò passato dentro e ar sacco d’oro

de attimi e ricordi tutti in lista. 

***

Un terzo der cammin de nostra vita,

che sembra un po’ de Dante, come attacco,

nun se cancella co ‘na scritta: “uscita”.

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E a chi ce riesce io l’invidio un poco,

nun so’ capace a chiude dentro a un pacco 

er còre pe incartallo ner trasloco.  

***

Stefano Agostino

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  1. Ho da lassà la sede ‘ndò lavoro,
    cambià palazzo e arquanto me rattrista,
    saluto via Ripetta, in bellavista,
    rimango in centro, ma un po’ m’addoloro. … (continua)

    Comment by Stefano — 10 Novembre 2014 @ 22:57
  2. Un terzo del cammin di nostra vita: nessuno più di me può capirti, avendo condiviso questo percorso con te, caro collega! Tutto cambia, tutto si evolve e si trasforma, la giostra non si ferma mai, ma spesso voltare pagina si rivela un bene, chissà…

    Comment by Silvio — 11 Novembre 2014 @ 10:28
  3. Buongiorno Stefano, non dirmi che lavoravi in Via di Ripetta, te lo chiedo perché io lavoravo in Via della Frezza (30 anni)e chissà quante volte ci siamo incontrati, a saperlo!……
    ……
    Io ho la memoria un po’ corta: ma Emerson è andato alla juve, o sbaglio? Ma per caso sai qualcosa su Strootman? Sappiamo che Van Gaal lo vuole al M.U.

    Comment by letizia — 11 Novembre 2014 @ 10:53
  4. Er cambiamento de sede a vòrte comporta pure un mijoramento de posizzione ambientale e de cariera. Auguri a Stefano pe tutti due i casi.
    Visto che, ner penziero der giorno, Stefano associa l’entrata ‘n campo de Strootman a quella di Emerson, auspicando la medesima fine del campionato; Letizia teme che anche Strootman parta pe artri lidi. Speramo de no.

    Comment by 'svardoASR'29 — 11 Novembre 2014 @ 12:00
  5. “E a chi ce riesce io l’invidio un poco,
    nun so’ capace a chiude dentro a un pacco
    er còre pe incartallo ner trasloco.”

    Che bella questa terzina, una chiosa magnifica.
    No, nemmeno io sono capace a “non provare” emozioni. E non invidio chi non riesce, la vita è fatta di emozioni, belle o brutte che siano.
    Su Emerson, rammento tutto. L’applauso gigantesco che gli facemmo quando era in tribuna dopo l’operazione. Lui disse che si era commosso da questo slancio di affetto del popolo romanista. Salvo poi dimenticarselo qualche anno dopo, quando rifiutò di andare al Real Madrid inventandosi una malattia, tanto per premettere al suo procuratore di accordarsi con la Rubentus. No, sono troppo vecchio e con memoria troppo buona per dare retta alle dichgiarazioni di Strootman. E’ un giocfatore forte, ci facesse vincere qualcosa e poi basta, prima o poi andrà anche lui da qualche altra parte.

    Comment by Pablo BigHorn — 11 Novembre 2014 @ 17:41
  6. Grazie a tutti per gli interventi. Ovviamente l’analogia con Emerson non era certo nel senso di un possibile addio di Strootman che Pallotta ha già più volte dichiarato fuori mercato. Ma per quell’altra cosetta che normalmente si assegna a fine stagione alla squadra che arriva prima. Sì, Letizia, lavoravo a Via di Ripetta. Certo, come no, via dell Frezza ci passavo spessisimo.

    Comment by Stefano — 11 Novembre 2014 @ 18:31

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