Er re de le sette note
Er re de le sette note
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Un giorno un tizzio a ‘n’artro a ‘n tratto chiese,
“Lo sai chi è er mago de le sette note?”
Quell’artro mise mano su le gote,
e ce pensò, ma nulla je s’accese.
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Allora er primo disse: “Sei ‘n coyote!
E pe evita’ che qui ce stamo un mese,
mo te lo dico io senza sorprese:
è er fàrsario, e già, e mo’ fanne dote”.
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L’artro restò stranito e assai dubbioso,
a ‘n certo punto disse: “E mo’ compare,
famme capi’ er motivo, che so’ ansioso”.
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E questi che aspettava sto fiatare,
je arisòrse er dubbio pretestuoso:
“Perché quello FA SOL-DO SI-MI-LA-RE”.
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Stefano Agostino
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Bene, dopo il malinconico componimento di ieri, oggi il sole ti ha dato l’umore giusto per un sonetto simpatico… Una filastrocca in rima, strofe e metrica, dispiegata in quartine e terzine. Sei un maestro anche per come giochi con le parole, il vocabolario italiano nelle tue mani sembra compiere piroette acrobatiche!
SOLo tu MI REgali DOni coSI, con LA FAntasia
Grande, anche in una giornata uggiosa e malinconica riesci a farmi sorridere.
Mi ripeto, grazie Stefano per le pennellate di poesia che dai alle nostre giornate.
Fede
Silvio, mi piace giocare con le parole, tutto qui. Grazie per le tue parole. Massimiliano, grazie mille, molto carino il tuo post. Federica, sono io a dovermi ripetere. Grazie di cuore. Davvero tutti troppo buoni con me.
MOOOOOOOOOOOOLTO SIMPATICA QUESTA DICO SUL SERIO SMACKKKK
Grazie, Principessa.
CARINISSIMA!!!!!!
Grazie, Letizia