La borza de le donne
La borza de le donne
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La borza de ‘gni donna è un monno a parte
e nun se pò sapé mai che c’è dentro,
ner fà mente locale, me concentro,
provo a ripete, come viè, senz’arte.
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Ombrello e chiavi co un malloppo ar centro,
ch’è un portafojo co dumila carte,
poi trucchi, filo e ago come sarte,
diario e oggetti in cui manco m’addentro.
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Quer ch’esce poi da lì è ‘na scoperta,
che l’omo nun se spiega e, si ce prova,
rimane sempre fisso a bocca aperta.
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Quanno se sente dì … dimme si è nova …
a la domanna: “Ciài e ‘na cosa certa?”,
“Aspe’, mó guardo…” e mai se l’aritrova.
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Stefano Agostino
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Le borse delle donne sono un universo imperscrutabile, un enigma, un labirinto cieco, un mistero irrisolto senza tempo e senza luogo, insomma lo specchio fedele della loro testa…
Comment by Silvio — 4 Giugno 2013 @ 08:38Ma, veramente nella mia borsa ci sono le cose che servono: quella che descrivi tu, Stefano, più che una borsa è una sporta! Molto divertente il sonetto!
Comment by letizia — 4 Giugno 2013 @ 09:07Pura verità… In realtà sembre che gli sceneggiatori Disney quando inventarono il personaggio di Eta Beta, pensarono alla borsa delle donne incorporata nei suoi pantaloncini.
Comment by Pablo BigHorn — 4 Giugno 2013 @ 12:35Una specie di buco nero reversibile…
Ricevo volentieri e giro a tutti la proposta del Sindaco e di Perla per una cenetta blog lunedì 17 giugno alla Pimpaccia. Che ne dite?
Comment by Stefano — 4 Giugno 2013 @ 13:59