Qua la mano
Qua la mano
Nun preoccupatte mai più der dovuto,
la vita è troppo corta e nun t’aspetta,
pe’ quanto la rallenti, damme retta,
lei t’ha fregato già ‘n’artro minuto.
Perciò ched’è sta smania e ch’è sta fretta,
de fa’ ‘n probblema pe’ ogni starnuto?
Quanno ch’ariva er tempo der saluto,
che fai, i guadagni de Maria Carzetta?
A da’ consiji, giuro, nun so’ adatto,
ma visto ch’è così, nun è più sano
sigla’ sta mezza specie de contratto?
Dije a la vita, ok e qua la mano,
si tu sei topo io nun faccio er gatto,
tu va de prescia, ma io vado piano…
Stefano Agostino
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La giusta filosofia con la quale affrontare la vita è proprio quella descritta nel sonetto caro Stefano. Tanto se ti agiti o stai calmo, se ti preoccupi o ti diverti, se sei ansioso o fatalista, la vita cammina sempre uguale. Non vale la pena farsi cattivo sangue per le piccole cose, ma godersi quelle buone, e soprattutto non ingrandire i problemi quotidiani più del dovuto.
Comment by Silvio — 17 Novembre 2009 @ 12:03Silvio, devo ringraziarti particolarmente. Sei sempre presente nei commenti. Aggiungi sempre un tocco prosaico al limite del poetico. Quindi sono io a doverti fare i complimenti. Di cuore.
Comment by Stefano — 17 Novembre 2009 @ 14:01Bravo Stefano! Interessante invito alla leggerezza…
Comment by Paola — 17 Novembre 2009 @ 16:52ma dove sta il confine tra il vivere consapevolmente con leggerezza, senza fretta, senza smania e il passivo “lasciarsi vivere” dell’uomo comune?
Osserviamolo e teniamolo d’occhio.
Paola
Grandioso Stefano, un Sonetto fantastico.
Comment by Pablo grandecorno — 20 Novembre 2009 @ 00:55Prendere la Vita senza prescia è davvero l’unico modo per viverla al meglio…
Perchè le dolcezze della vita (che manco t’arivorti è già finita…) vanno gustate al rallentatore, anzi in moviola, altrimenti finiscono troppo presto. Vuoi mettere un bacio frettoloso con uno languido?
Non c’è paragone… 😉
Andare di fretta non è mai stato il mio forte, e non voglio certo cominciare ora… Stefano, hai messo in rima la mia filosofia di vita, e di questo ti ringrazio, perché l’hai descritta perfettamente, con parole sublimi. Grazie di nuovo.
Comment by David — 17 Marzo 2010 @ 05:40