Boccata d’aria
Boccata d’aria
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Esco da sto cemento è sto ‘n terazzo,
a rigalamme ‘no squarcio de celo,
ridotto sempre più ormai a ‘n velo,
coperto da le grate der palazzo.
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E da quassù, sfidanno pure er gelo,
me metto a guarda’ er monno e che sollazzo,
‘n’inzieme de colori a fa’ ‘n’arazzo,
a cui j’han ‘mpresso vita ‘ndentr’ar telo.
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E vedo l’orizzonte ‘n porporina,
brillante de ‘na luce straordinaria,
che ‘ndo sto io, nimmanco ‘n cartolina.
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E propio su sta scena planetaria,
co’n sorso ‘n bocca d’aria libbertina,
è già passata ‘n’ora, l’ora d’aria…
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Stefano Agostino
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Io sono costretta a scendere 10 piani, con ascensori del I secolo A.C., prima di poter arrivare alla boccata d’aria…ma poi mi rifaccio ampiamente e mi allungo anche al mercatino!
Comment by Principessa — 21 Ottobre 2009 @ 09:14Bellissimo Stefano, e commovente. Uno dei più belli e profondi pezzi che hai creato.
Comment by Massimiliano "Bariggio" — 21 Ottobre 2009 @ 11:01Se la poesia è emozione…questo sonetto è poesia vera. Bravissimo!
Comment by Daniele Sololupo — 21 Ottobre 2009 @ 11:22e’ stupendo questo sonetto…ma quanta tristezza mi mette addosso!
Comment by dania — 21 Ottobre 2009 @ 11:41Principessa, in realtà la prigionia era un’altra, ma va bene lo stesso. Massimiliano e Daniele, grazie di cuore. Dania, grazie anche a te. L’importante è riuscire a trasmettere un’emozione. Condividerla, anche se in questo caso con tristezza, rende appagati più di mille altre cose.
Comment by Stefano — 21 Ottobre 2009 @ 11:48Grande Stefano, bello anzi bellissimo. La sensazione è quella di quando ti senti stretto in una morsa e ti manca l’aria, il desiderio di fuggire è cosi forte che niente e nessuno ti può fermare.
Comment by Federica_Perla — 21 Ottobre 2009 @ 12:33Molto poetica la composizione, colpisce dritta al cuore! In questi versi ci cela il desiderio di libertà, ma anche di speranza per una vita migliore e più sana, e soprattutto per noi romani, oppressi dalla concentrazione urbana, cemento, rumore, smog, traffico, maleducazione, conflittualità…
Comment by Silvio — 21 Ottobre 2009 @ 12:33Federica, grazie. E’ proprio quella la sensazione che volevo esprimere. Silvio, come sempre i tuoi commenti sono la traduzione prosaica, ma neanche troppo prosaica, di quanto ho scritto in rima. Grazie.
Comment by Stefano — 21 Ottobre 2009 @ 13:44Io non mi sento oppressa da nulla e da nessuno 🙂 semmai STRESSATA.
Comment by Principessa — 21 Ottobre 2009 @ 16:20