21.12.12
21.12.12
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Sbrigateve a annà a legge ‘sto sonetto,
ché da un momento a l’artro esplode tutto,
e visto che l’ho scritto pare brutto,
d’avello pubblicato e nun viè letto.
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Fine der monno e tutto va distrutto,
ne lo sciacquone cosmico diretto,
de un cesso a buco nero, gabbinetto,
che dopo scaricato torna asciutto.
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Io ve saluto qui, prima der botto,
un lampo in cèlo e piove fitto fitto,
è lava e sò lapilli, giù a dirotto.
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E qui lo vojo fà co un po’ de tatto,
e divve GRAZZIE in piedi, arzato dritto,
pe ‘gni vostro passaggio e ‘gni contatto.
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Stefano Agostino
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“Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla”. Cit.
Comment by cicalo73 — 21 Dicembre 2012 @ 08:15Stefano…a volte si rischia di essere ripetitivi, ma sei veramente bravo a scrivere sonetti…Complimenti al mio grande Amico…Ti voglio tanto bene…!!!
Comment by Adriano — 21 Dicembre 2012 @ 09:14Adriano
Grazie Adri. Ti voglio bene anch’io. Un abbraccio grande.
Comment by Stefano — 21 Dicembre 2012 @ 09:19Buoongiorno a tutti quelli che sono ancora vivi! A Ste’, come al solito sei grande
Comment by letizia — 21 Dicembre 2012 @ 09:20Ahò vedo che ‘sta profezia Maya ti ha ispirato sonetti a ripetizione ehh?!! Oggi me so’ detto: sbrìgate a commentà, prima che sia troppo tardi…eheheh… Grande Stefanuccio!!!
Comment by Silvio — 21 Dicembre 2012 @ 10:09Troppo bello Stefano, questi sonetti della ”fine” sono come la saga del Signore degli anelli, o di Herry Potter…
Comment by stefania — 21 Dicembre 2012 @ 12:32famme sbriga’ a salutatte va’……finisse davvero senza ave’ detto BRAVO a mi fratello!!!!!!!
Siete tutti troppo carini. Vi voglio bene.
Comment by Stefano — 21 Dicembre 2012 @ 12:41E menomale che se trattava der router che s’è guastato. Stamatina, circa a le o8 a.m. avevo postato sur sonetto, ma a l’invio der commento è sparita la linea. Ho penzato: aoh, so’ arivati li Maya. Ho dovuto aricompra’ er router e solo mo me so’ potuto collega’.
Comment by 'svardo — 21 Dicembre 2012 @ 18:37Sarve a tutti li sopravvissuti ar caos de la fine der monno. Mo cercamo d’ariordina’ le fila e organizza’ ‘na cena pe er pericolo scampato.