Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Romanamente

18 Ottobre 2012

Rime in Roma

Rime in Roma

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È ‘na questione più de cromosoma,

qui nun c’è titolo, nun c’è diproma,

qui conta solo avecce quel’aroma,

de chi nun molla mai e mai se doma.

***

E scrivelo sortanto in quest’idioma,

ché ‘gni artro nun ce riesce per assioma,

rischianno pure er peso de ‘na soma

 de chi comincia a avé bianca la chioma.

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E si ‘sta rima “monorima” in “oma”,

nun è perché er cervello ormai sta in coma,

ma è un modo pe intonà  in semicroma…

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…l’amoR che a lo specchio lo se noma,

cor nome de città ch’anche un automa,

nun pò nun dichiarà: l’amoR pe Roma !!!

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Stefano Agostino

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  1. L’AMOR pe ROMA e ROMA pe l’AMOR so’ inscindibbili e sempricemente me firmo,

    Comment by RomamoR — 18 Ottobre 2012 @ 08:43
  2. Buongiorno a tutti. ” Si moro e poi rinasco, prego Dio de rinasce a Roma mia”.
    G.G.Belli

    Comment by roberto genesis — 18 Ottobre 2012 @ 09:16
  3. Ahò a Stè oggi te sei proprio superato!!! Quando ho letto ‘sto sonetto me so’ detto: è magnificamente perfetto eheheh… A ‘sta monorima in “oma” aggiungerei solo uno slogan giallorosso: MAI DOMA!
    Buon onomastico a tutti i Luca!

    Comment by Silvio — 18 Ottobre 2012 @ 09:44
  4. complimenti …

    Comment by Elio Malloni — 18 Ottobre 2012 @ 11:33
  5. Grazie a tutti. Di cuore.

    Comment by Stefano — 18 Ottobre 2012 @ 11:35
  6. MAGNIFICO, e non può essere altrimenti, essendo tu ROMANO!

    Comment by letizia — 18 Ottobre 2012 @ 12:01
  7. …porta la mente come la vela il boma,
    …se magna de gusto come er cacio Toma
    …misteriosa com’er fattaccio de via Poma

    No, eh? Vabbè, ciò provato… Prometto che smetto subito!
    😉

    Comment by Pablo BigHorn — 18 Ottobre 2012 @ 18:10
  8. Assolutamente d’accordo con il pensiero del giorno. Però, GigggggiRrriva aveva il numero 11: sono abbastanza vecchio da averlo visto giocare all’Olimpico contro il Brasile. Rammento anche un fatto curioso: prima di una partita con la Roma, il Cagliari si allenava al Tre Fontane. Riva era un idolo per tutti i ragazzi, indipendentemente dal tifo per la squadra del cuore, sicché eravamo in tanti ad andarlo a vedere da vicino. Forse troppo da vicino per un ragazzo che si ruppe il braccio per una pallonata di Riva finita poco fuori la porta. Io così forte ho visto calciare solo Agostino Dibba e Riva.

    Comment by Pablo BigHorn — 18 Ottobre 2012 @ 18:17
  9. Peccato che hai smesso subito Grandecorno.

    Comment by Stefano — 18 Ottobre 2012 @ 19:34
  10. Ste’, cambi più vòrte ar giorno: “A piacere”.
    Considerato che so’ tutti penzieri bòni; fanne ‘na raccorta a parte.

    Comment by 'svardo — 18 Ottobre 2012 @ 19:35
  11. ‘Svardo, grazie. C’è la pagina “a piacere” nella riga in alto, dove li sto man mano riportando.

    Comment by Stefano — 19 Ottobre 2012 @ 07:52

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