Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

23 Settembre 2012

Autunno

Autunno

***

È la staggione der ritorno a scòla,

der tempo che s’aggriggia e der majone,

de le giornate cor termosifone,

de quanno ch’accoperti le lenzola.

*** 

E li colori vanno dar marone,

tennente ar rosso mogano e nocciola,

le foje intappetate a fà da spola,

dar giallo paja a l’ocra più carbone.

*** 

Prima de la castagna e der novello,

ce sò li fichi scuri de Settembre

e quann’è Ottobbre er Sole cià er mantello.

 ***

Piagne li morti er cielo de Novembre,

la sciarpa pare dì a guanti e cappello,

ch’è tempo de sgobbà, ché viè Dicembre.

***

Stefano Agostino

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  1. Ber sonetto vivace e snello, che descrive in 14 righe er tempo de 4 mesi. Penzanno a li fichi , le castagne, ar vino e quant’artro è sottinteso, è ‘n caleidoscopio de colori, odori e sapori.
    …….
    Aggandome ar penziero der giorno (è quello de ieri e de l’antroieri)vojo fa la domannda der giorno:
    Ma ce credete davvero che più forti de la Roma ce so’ solo Juve e Napoli?

    Comment by 'svardo — 23 Settembre 2012 @ 09:17
  2. Bel sonetto. Non sono esperto della rima ma mi ritengo abbastanza preparato nel cogliere le emozioni che essa può creare… Ci sono molti componimenti tra i tuoi che per me non hanno nulla da invidiare a Belli e/o Trilussa… Questo è uno di quelli…
    Venendo alla domanda de ‘svardo sulla Roma… Credo che più forti della Roma ci siano tutte, pure il Bologna, o nessuno, dipende dalla Roma stessa… Altri tre giorni senza Roma… Che palle! Sfr

    Comment by Sololupo — 23 Settembre 2012 @ 10:29
  3. Lirica colorata d’autunno, bella e romantica.
    Ma prima dell’inizio del campionato, nessuno sapeva che certi stadi non rispondevano ai requisiti di sicurezza? Comunque, tutto sommato, forse, date le assenze, meglio così.

    Comment by letizia — 23 Settembre 2012 @ 11:19
  4. Er penziero der giorno? Azzeccatissimo!!!
    “Cellino da celerino” e ….. “Buona domenica a tutti”.
    Me sa che er sor cellino vò provoca’ ‘na rivoluzzione. Aoh, si nun ce so’ de mezzo aromanisti, se menassero tra loro.

    Comment by RomamoR ASR'929. — 23 Settembre 2012 @ 12:29
  5. Se sta bellissima poesia la insegnassero a scola non me meravijerei affatto! STU-PEN-DA!

    Comment by Luis — 23 Settembre 2012 @ 16:44
  6. Aò ma che è successo? C’è lo sciopero dei traghetti pè la Sardegna? Hanno messo il filu ferru spinato?
    Com’è che nun se gioca?
    Ah, ho capito… E’ il calcio italiano: non vale una Lira, anzi, uno sCellino…

    Comment by Luis — 23 Settembre 2012 @ 16:47
  7. Bella, Ste’, davvero !
    tu hai il dono innato, credo, di far vivere i tuoi sonetti…sembra che mentre li leggi, immagini mentali li colorino e le cose scritte prendano forma!
    Smack!!!

    Comment by stefania al mascherone — 24 Settembre 2012 @ 09:03

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