Roma in rima - Sonetti e poesie in romanesco di Stefano Agostino

I sonetti romani,Schegge di vita

19 Novembre 2024

Perfetto ner difetto

Perfetto ner difetto

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Io nun ce tengo no a èsse perfetto,

eppoi ma che vor dì la perfezzione?

Co quale metro? Quale paragone,

se giudica si un omo è storto o retto?

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A parte che sa già de presunzione

aritenesse senza un neo, coretto,

ma a vorte è propio giusto in quer difetto

che un omo lo s’apprezza e co raggione.

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La perfezzione mica è de ‘sto monno,

s’ha da cercà, d’accordo, ma è un traguardo

che t’avvicini e lui se sposta in fonno.

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Eppoi si so’ imperfetto e m’ariguardo

ner dentro der me stesso più profonno,

a mijorà, posso provà un azzardo.

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Stefano Agostino

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  1. Io nun ce tengo no a èsse perfetto,
    eppoi ma che vor dì la perfezzione?
    Co quale metro? Quale paragone,
    se giudica si un omo è storto o retto? … (continua)

    Comment by Stefano — 23 Giugno 2015 @ 08:33
  2. Nella Creazione non esistono due gocce d’acqua uguali e noi siamo tutti diversi in miliardi di variabili differenti. Inoltre tutto cambia continuamente, anche noi, quindi nulla e nessuno resta mai uguale a se stesso. In questo contesto sfugge perciò il concetto stesso di perfezione, tanto nella sua definizione astratta come in quella concreta. Solo Dio è perfetto!

    Comment by Silvio — 19 Novembre 2024 @ 09:28

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